AIIP, favorevoli a richiesta Garante su decreto Gdpr

Evidenziate criticità su deroga per la data retention a 72 mesi

MAG 28, 2018 -

Roma, 28 mag. (askanews) – La conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico (data-retentiin) è uno strumento potente ma facilmente utilizzabile in modo distorto. Di conseguenza è indispensabile che il suo utilizzo sia opportunamente meditato, cercando un punto di equilibrio fra esigenze di sicurezza e diritti di libertà. Lo precisa, in una nota, l’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP) precisando di essere favorevole alla richiesta che il Garante formula al Governo richiedendo di espungere dal decreto attuativo GDPR la norma sul prolungamento della Data Retention a 72 mesi per i dati di traffico telefonico e telematico.

Nel proprio parere sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE 2016/66/7 – ricorda l’AIIP – il Garante sottolinea che “La conferma della predetta deroga determina rilevanti criticità … in ordine al rispetto del principi di proporzionalità tra esigenze investigative e limitazioni dei diritti alla protezione dei dati dei cittadini. In ragione della incompatiibilità della deroga con il principio di proporzionalità … e al fine di garantire la piena conformità dell’ordinamento interno al diritto dell’Unione europea, si valuti l’opportunità di espungere…”.

Per l’AIIP la data-retention limitata al trafco telefonico e telematico dei fornitori di servizi di comunicazione elettronica è solo una parte di un problema più vasto. Enormi moli di dati parimenti interessanti dal punto di vista investigativo ricadono soventemente in giurisdizioni non italiane o comunque fuori dall’ambito dell’emendamento.

AIIP auspica pertanto che la richiesta formulata dal Garante venga accolta dal Governo e che le Istituzioni aprano una rifessione seria sul tema del rapporto fra operatori di telecomunicazioni e strutture investigative dello Stato, argomento sul quale AIIP è da sempre in prima linea nell’offrire massima cooperazione, nel rispetto di regole chiare; anche nell’ottica di una completa armonizzazione delle regolamentazione privacy nella comunità europea per tutti i settori e i servizi.