Comune di Milano chiede risarcimento dei danni ai “No Expo”

Istanza di costituzione parte civile contro greci e italiano

NOV 15, 2017 -

Milano, 15 nov. (askanews) – Il corteo dei cosiddetti “No Expo” che il primo maggio 2015, giorno dell’inaugurazione dell’Esposizione Universale milanese, mise a ferro e fuoco le vie del centro cittadino, causò “rilevantissimi danni, patrimoniali e non patrimonali” al Comune di Milano, anche “quale promotore dell’evento Expo Milano 2015”. Un’azione di guerriglia che ha “provocato la devastazione del centro della città” ed ha avuto “ampia risonanza sui mezzi di informazione pubblica, con immediata e grave lesione all’immagine della città e alla diffusione di uno stato di allarme sociale”. Così, attraverso un atto depositato questa mattina dall’avvocato Maria Rosa Sala, l’amministratore comunale milanese chiede potersi costituire parte civile nel procedimento, attualmente in fase di udienza preliminare, a carico di cinque anarchici greci e un italiano che avevano partecipato alla manifestazione e ora sono accusati di devastazione.

Obiettivo di Palazzo Marino è ottenere un risarcimento “delle spese per i danni arrecati ai manufatti e ai mezzi di trasporto” che furono devastati nel corso del corteo. Tutte spese finora sostenute dall’amministrazione “con oneri straordinari a carico delle tasse comunali”. (segue)