Riforma Porti, Anci: rischio di scollegare territori da autorità

"Rivedere il correttivo"

SET 26, 2017 -

Roma, 26 set. (askanews) – “Il decreto che corregge la riforma delle autorità portuali, varata nell’agosto 2016 nell’ambito della delega Madia, ci è stato presentato dal governo come mero restyling. Si tratta invece di un intervento che, se fosse approvato nella forma attuale, potrebbe risultare deflagrante soprattutto perché scollegherà le autorità portuali dalla rappresentatività dei territori”. Lo ha detto il sindaco di Livorno e presidente della consulta Anci delle città portuali Filippo Nogarin, a margine dell’incontro odierno a cui hanno preso parte numerosi sindaci e amministratori di diverse città, tra le quali Messina, Genova, Pescara, La Spezia, Augusta e Monfalcone.

“La disposizione – ha spiegato il sindaco di Livorno – mira a spezzare in via definitiva qualsiasi forma di rappresentatività diretta dei territori, vietando ai sindaci e agli amministratori, nonché a coloro che hanno ricoperto incarichi nelle società pubbliche, di sedere all’interno degli organi rappresentativi del comitato di gestione dell’autorità di sistema portuale. Non si tratta infatti – ha rimarcato ancora Nogarin – di disposizioni che concorrono alla prevenzione e repressione delle condotte anticorruttive, ma di norme che mirano a trasformare di fatto le autorità portuali in soggetti economici sganciati da forme di rappresentanza diretta con i territori”. (Segue)