Pressioni su Expo, teste: da Votino gelosia professionale

"Suggerii a portavoce Maroni di cercare altro lavoro nel privato"

FEB 23, 2017 -

Milano, 23 feb. (askanews) – Isabella Votino, storica portavoce di Roberto Maroni, nutriva una sorta di “gelosia professionale” nei confronti di Maria Grazia Paturzo. Lo ha sottolineato l’avvocato Cristina Rossello nella sua testimonianza resa nell’aula del processo a carico del governatore lombardo, imputato per presunte pressioni sui vertici Expo che sarebbero state esercitare per imporre la presenza della stessa Paturzo (donna che secondo l’accusa sarebbe stata legata al governatore da “una relazione sentimentale”) nella delegazione lombarda in partenza per la missione istituzionale a Tokio dei primi giorni di giugno del 2014.

Agli atti del processo ci sono una serie di sms scambiati tra la Votino e la stessa Rossello alla vigilia della trasferta in Giappone: “La sua – ha chiarito la testimone – era una preoccupazione lavorativa, e di diminuzione del proprio ruolo professionale. C’era un’altra persona di fiducia molto presente nella vita del presidente Maroni”. Il riferimento riguarda la stessa Paturzo, definita dalla testimone come “collega” di Votino. “Isabella – ha aggiunto la testimone – è molto brava nel suo lavoro di pubbliche relazioni. Ma lì non stava più bene, forse aveva passato il suo tempo. Così le suggerii di trovare un altro lavoro puntando sul settore privato. Lo feci perché sapevo che Votino era molto vicina al presidente Maroni. Ma in quel periodo il suo ruolo era inficiato da un’altra presenza”.

L’avvocato Rossello decise di interrompere i suoi rapporti con Votino nei giorni immediatamente successivi alla missione in Giappone. In aula, ha chiarito di averlo fatto perché “stanca di questi pettegolezzi”. E quando la presidente dei giudici, Maria Teresa Guadagnino, le ha chiesto a quali pettegolezzi si riferisse, ha risposto: “Sappiamo tutti che nell’attività professionale ci possono essere delle gelosie, soprattutto da parte di una donna nei confronti di un’altra donna. Ecco, ho inteso quella della Votino come una gelosia professionale”.