Nasce il Comitato nazionale per la ricerca in cybersecurity

Tra gli obiettivi un ecosistema più resiliente ai cyber attacchi

FEB 21, 2017 -

Roma, 21 feb. (askanews) – Le economie dei Paesi poggiano sempre più sul cyberspace e i programmi di trasformazione digitale come Industria 4.0 non faranno che aumentare questo legame. Il cyberspace è la realtà più complessa e articolata che l’uomo abbia mai concepito: l’unione di reti, dati e stratificazioni di software che interconnettono uomini, cose e macchine a livello globale. Tuttavia questa complessità, non avendo come fulcro della sua progettazione la sicurezza, è generatrice di vulnerabilità nelle reti, nei programmi e nelle loro interazioni.

I cyber-criminali usano queste vulnerabilità per spiare, rubare i nostri dati o controllare i nostri sistemi informatici, producendo notevoli danni socio-economici.

Per rispondere a questa situazione nasce il Comitato nazionale per la ricerca in Cybersecurity, che si propone di coordinare l’eccellenza nazionale della ricerca nel settore e di realizzare azioni a livello nazionale e internazionale per il sistema Paese: progettare un ecosistema nazionale più resiliente agli attacchi cyber; migliorare la continuità di servizio delle infrastrutture critiche, della pubblica amministrazione e delle filiere produttive strategiche; sviluppare piani di formazione per aumentare la ‘workforce nazionale’ in cybersecurity; migliorare la consapevolezza di imprese e cittadini rispetto alle minacce cyber; infittire la collaborazione con organizzazioni omologhe europee e internazionali. Il lavoro di coordinamento svolto dal Comitato permetterà, inoltre, di rafforzare l’eccellenza scientifica italiana in questo settore grazie alla promozione di attività nazionali e internazionali e al continuo flusso informativo che sarà realizzato tra le università, istituti di ricerca e la società nelle sue varie articolazioni.

Il Comitato è aperto a tutte le organizzazioni di ricerca nazionali. In fase iniziale, è costituito dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dal Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica (Cini). Il Cini consorzia 44 Università pubbliche riunendo, attraverso il Laboratorio nazionale di cybersecurity, più di 300 ricercatori nell’area della cybersecurity. Il Cnr, attraverso il Dipartimento di ingegneria, Ict e tecnologie per energia e trasporti (Diitet), ha promosso un’area progettuale sulla cybersecurity che coinvolge più di 100 ricercatori che operano negli Istituti dell’Ente presenti su tutto il territorio nazionale. Il coordinamento del Comitato viene affidato al direttore del Laboratorio nazionale di cybersecurity.

L’accordo tra Cnr e Cini è stato firmato dal presidente del Cnr, Massimo Inguscio, e dal presidente del Cini, Paolo Prinetto, alla presenza del prefetto Alessandro Pansa, direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Repubblica della presidenza del Consiglio dei ministri.

(Segue)