Internet, Pansa: serve un progetto nazionale di cybersecurity

L'intervento del direttore generale del Dis

SET 29, 2016 -

Roma, 29 set. (askanews) – “Il Paese ha ora bisogno di un progetto nazionale di Cybersecurity, che – in una nuova accezione di Sicurezza Nazionale – possa confrontarsi con le nuove minacce”. Così ha detto il direttore generale del Dis, Alessandro Pansa, nel corso del suo intervento al convegno sulla cybersecuriy che si svolge al palazzo dei congressi dell’Eur. “L’affidabilità e la sicurezza di componenti hardware e software che supportano infrastrutture critiche nazionali ed altri attori strategicamente rilevanti, possono essere conseguite solo attraverso la ‘messa in sicurezza’ di tutti i soggetti della ‘catena del valore’, inclusi i produttori di componenti hardware, gli sviluppatori di software ed i fornitori di servizi IT”.

Pansa ha poi spiegato: “Una delle priorità della nuova edizione del Piano Nazionale potrebbe essere l’implementazione di un laboratorio governativo dove testare i sistemi informatici prima del loro impiego nell’ambito di infrastrutture critiche, sia governative che private. Tale obiettivo non può essere conseguito senza un approccio multi-stakeholder basato sulla cooperazione con il settore privato. Tale iniziativa, insieme alle analisi strategiche e tattiche realizzate dal Comparto, consentirà il perseguimento di una strategia di prevenzione onnicomprensiva”.

Per affrontare “la minaccia, appare cruciale, da un lato, acquisire e tenere aggiornata una vasta capacità di raccolta, analisi e conservazione dei dati, ormai in quantità immense (i c.d. big data), al fine di individuare e disarticolare in anticipo la minaccia e, dall’altro, poter contare su nuove sensibilità dei provider nel sostenere gli attori pubblici nel loro sforzo di garantire la sicurezza. L’approccio, pertanto, non può che vedere la sintesi tra l’interesse nazionale e quello privato, tra sfera collettiva e sfera privata”.

Il Progetto Nazionale di Cybersecurity “potrà utilmente beneficiare della dotazione messa a disposizione dalla legge di stabilità per il 2016. Perché il progetto determini, come risulta ormai essenziale, un effettivo cambio di passo per la capacità di reazione del nostro Paese sarà altrettanto indispensabile che la costruzione dello stesso avvenga con il contributo delle varie componenti (pubbliche, private e della ricerca) che costituiscono la struttura portante del tessuto cyber nazionale. E tutti gli attori chiamati a dare il loro contributo dovranno intervenire con spirito indipendente, con posizioni coerenti, con una visione naturalmente rivolta al futuro, tale da porre la sicurezza nazionale al di sopra degli interessi settoriali”.