Bagnasco: su unioni civili ora nessuna iniziativa,decidono laici

"Non ho dato giudizi di valore o di merito"

MAG 19, 2016 -

Città del Vaticano, 19 mag. (askanews) – “Sulle unioni civili non ho dato giudizi di valore o di merito”. Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, rispondendo alle domande durante la conferenza stampa a conclusione della 69esima assemblea generale della Cei, svoltasi oggi in Vaticano. “Ho semplicemente condiviso con i miei confratelli vescovi – ha spiegato – le voci che raccogliamo per strada, nelle case della gente, in mezzo alle persone semplici con cui noi vescovi siamo a contatto tutti i giorni”.

“Non ho parlato di impegno fattivo o perativo, no”, ha puntualizzato Bagnasco a chi domandava quali iniziative preveda ora l’episcopato. “Crescere sempre di più nell’impegno a favore delle famiglie, nella pastorale famigliare, questo sì”. Quanto all’ipotesi di un referendum abrogativo, avanzato da alcuni parlamentari cattolici, “le iniziative sono in mano ai laici doverosamente e sono portate avanti dai laici”.

A chi domandava, ancora, se i vescovi sostengano l’idea, avanzata ad esempio dalla Lega, che i sindaci debbano fare obiezione di coscienza, “non ne abbiamo assolutamente parlato – ha detto Bagnasco – sapendo anche le parole dette in altro contesto dal Papa”.

“Cerchiamo di dare voce, in tutti i campi, alla nostra gente”, ha detto Bagnasco, su “questioni che la gente ritiene gravi, avvertite come tali dal popolo: l’occupazione, la demografia, cioè la natalità estremamente bassa, e la crescente preoccupazione per la ludopatia”. “Come sempre noi pastori diamo voce alla nostra gente”, ha ripetuto il cardinale.