Sciopero farmacisti il 6 maggio, adesione Mnlf

"Mobilitazione per difendere dignità di lavoratori"

APR 28, 2016 -

Roma, 28 apr. (askanews) – “Quello che si terrà il prossimo 6 maggio per i farmacisti non sarà solo uno sciopero del terziario indetto dalle organizzazioni sindacali per il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro: sarà anche uno sciopero per difendere la propria dignità di lavoratori”. Ad esserne convinto è il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, che sostiene l’agitazione ed invita tutto il personale laureato dipendente di farmacia privata ad aderire.

“Nelle farmacie private da troppo tempo si assiste ad un progressivo deterioramento della qualità del lavoro – spiega l’associazione di farmacisti – con i livelli dei diritti che si vanno progressivamente assottigliando. La retribuzione di 7,20 euro netti/ora, tra le più basse in Europa, non rappresenta l’unica problematica, che oggi riguarda anche turni di lavoro massacranti, la rinuncia alle ferie, la presenza tollerata e compiacente al banco di personale non laureato e per ultimo l’utilizzo degli stage post-laurea che riducono drasticamente i livelli occupazionali”.

Il MNLF parla apertamente di “forme di ‘neoschiavismo’” e di “farmacisti di serie A e di serie B, con pochi diritti e molte responsabilità anche di carattere penale. Il ricatto posto in essere da Federfarma che si rifiuta di rinnovare il contratto collettivo nazionale di lavoro, legando la sua discussione all’andamento del Ddl Concorrenza, ha una sua ragion d’essere: in entrambi i casi si tratta di negare ai colleghi spazi di libertà necessari per determinare il proprio futuro. Nessun miglioramento dei livelli retributivi e della possibilità di carriera all’interno delle aziende, ma anche nessuna possibilità di esercitare liberamente la propria professione aprendo nuovi spazi imprenditoriali con la liberalizzazione dei farmaci di fascia C”.

L’associazione conclude spiegando che “al fine di evitare qualsiasi forma di coercizione o minaccia abbiamo attivato il nostro ufficio legale ove i colleghi potranno segnalare comportamenti antisindacali che saranno immediatamente girati agli uffici competenti”.