Rom, da E. Romagna fondi per soluzioni alternative ai campi

Gualmini: il finanziamento è limitato, un milione in tutto

FEB 26, 2016 -

Roma, 26 feb. (askanews) – Non più grandi campi, ma soluzioni insediative durevoli e dignitose, come le microaree familiari, pubbliche e private. Con un sostegno economico della Regione Emilia-Romagna che ammonta a un milione di euro. La Giunta ha approvato infatti il bando, rivolto ai Comuni e alle Unioni, per la realizzazione di progetti abitativi alternativi alle aree sosta di grandi dimensioni, a rischio di degrado, insicurezza, tensione sociale e condizioni igienico-sanitarie non accettabili. Il bando attua la legge regionale sull’inclusione sociale di Rom e Sinti (16 luglio 2015, n. 11) che recepisce le norme europee di settore, fissando un nuovo patto tra diritti e doveri di queste comunità.

“Come avevamo promesso – spiega Elisabetta Gualmini, vicepresidente e assessore al Welfare e alle Politiche abitative – alla legge è seguita l’approvazione del bando, che uscirà in tempi brevissimi. Il finanziamento è limitato, un milione in tutto per la regione, e sarà devoluto a quei Comuni che sono maggiormente pronti e motivati a intraprendere percorsi di reale cambiamento”.

Sul finanziamento complessivo di un milione di euro, 700mila sono per gli interventi in conto capitale, 300mila per gli interventi in spesa corrente. Saranno ammessi al contributo i progetti che prevedono, in conto capitale, l’acquisto nell’ambito del territorio comunale di appezzamenti da destinare alla realizzazione di micro-aree familiari pubbliche (o all’adeguamento di quelle già esistenti) da parte dei Comuni o delle Unioni. I progetti potranno anche riguardare, per la parte d’interventi di spesa corrente, il supporto economico per l’accesso o la gestione di abitazioni tradizionali (alloggi sul mercato, oppure gli alloggi popolari, laddove ci siano i requisiti validi, previsti per tutti i cittadini), forme di sostegno sociale ed educativo (scolarizzazione, formazione professionale, inserimento lavorativo) per l’autonomia dei nuclei familiari, interventi di mediazione sociale e dei conflitti. Ogni progetto verrà finanziato per l’80% del costo complessivo dell’intervento ammesso al contributo, con un limite di 250mila euro per gli interventi in conto capitale e di 70mila euro per gli interventi di spesa corrente.(Segue)