Roma, Giachetti a Morassut: non voglio fare a cazzotti per forza

"Le proposte diverse? Non le ho capite"

FEB 15, 2016 -

Roma, 15 feb. (askanews) – Il suo competitor Pd alle primarie del Centrosinistra per il sindaco di Roma Roberto Morassut dice di lui ai microfoni di Radio Città Futura che sembra non volersi troppo scoprire spiegando le sue posizioni, e che vorrebbe lui un confronto aperto su Roma e le priorità di programma. Roberto Giachetti, a margine di un incontro con associazioni e imprenditori del Centro storico della capitale gli risponde a distanza.

“Innanzitutto io mi sono candidato ormai un po’ di tempo fa – dice Giachetti a chi lo raggiunge a margine dell’evento – sto facendo un lavoro di ascolto e ho anche detto qualche cosa, per esempio che non sono assolutamente d’accordo con la proposta di Morassut sulla Città-Regione, e sono molto più vicino all’ipotesi di Tocci della città metropolitana, quindi non sono ‘coperto'”.

Roberto Giachetti spiega ancora che “il mio problema non è quello di andare avanti cercando di trovare le differenze con gli altri candidati. Io vado avanti ascoltando e dicendo ciò che penso, poi se questo corrisponde o meno a quello di altri che si sono candidati dopo, non è un problema mio”. “A me interessa capire Roma e cercare di individuare soluzioni per Roma, poi se questo è sovrapponibile, distante da altri candidati non è un problema mio, non ho il problema di dover fare per forza a cazzotti – ha proseguito – Non ho capito quali sono le altre proposte di cui parla Morassut, ma quando ci saranno delle proposte vedremo se le sue proposte, o forse addirittura potrebbe essere che le sue proposte, ricette e idee non sono collimanti con le mie semplicemente perché io ne ho delle altre. Penso ad esempio che il tema, su cui sto ragionando, del verde pubblico e degli spazi comuni dal centro alla periferia siano un problema prioritario per milioni di persone, non so se questo vale anche per lui”. E ha ribadito infine Giachetti: “Io faccio la mia strada, poi se questa si biforca rispetto a Morassut, Pedica, Rossi e via dicendo, oppure se è parallela o si incrocia, lo vedremo, ma non è il mio problema quello di cercare delle differenze da Morassut, o di coprirmi o scoprirmi. Sto ascoltando la città e intendo continuare a farlo perché penso sia importante, se qualcuno decide di scoprire perché magari gli interessa meno ascoltare, è un problema suo, non mio”.