Ruby ter: avvocato Giuliante interrogato in procura a Milano

Per l'accusa, sarebbe l'intermediario tra Ruby e Berlusconi

GIU 15, 2015 -

Milano, 15 giu. (askanews) – I pm di Milano Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, titolari dell’inchiesta Ruby ter, hanno interrogato questa mattina l’avvocato Luca Giuliante. Non è questo il primo confronto davanti ai magistrati per il legale che era stato il difensore della stessa Ruby nelle primissime fasi dello scandalo sul sex-gate di Arcore. Soltanto che, a differenza che in passato, questa volta Giuliante non si è avvalso e ha scelto di rispondere alle domande dei magistrati. Anzi, stando a quanto si è appreso in ambienti giudiziari milanesi, sarebbe stato lui a chiedere di essere convocato in Procura per chiarire la sua posizione.

Giuliante, difeso dall’avvocato Fabio Giarda, è solo una delle 45 persone finite sotto indagine a Milano nell’inchiesta ribattezzata Ruby ter. Le accuse ipotizzate nei suoi confronti sono corruzione in atti giudiziari e rivelazione di segreto inerente un procedimento penale. Secondo i pm, sarebbe stato lui l’intermediario tra Ruby e Berlusconi, il “canale” che l’ex premier avrebbe utilizzato per far arrivare alla giovane marocchina le somme di denaro – quantificate dagli inquirenti in almeno 5 milioni di euro – necessari per “comparare” il suo silenzio e spingerla a dichiarare il falso sul reale svolgimento dei festini di Villa San Martino.

Dall’inchiesta condotta dai pm Siciliano e Gaglio è anche emerso che Ruby utilizzava un’utenza telefonica a lui intestata. Giuliante è inoltre il legale che, nella notte tra il 6 e 7 ottobre 2010, convocò Ruby per chiederle cosa avesse rivelato ai magistrati che l’avevano interrogata nei mesi precedenti sui suoi rapporti con l’allora presidente del consiglio. Ed è proprio in quell’occasione che sarebbe stato siglato “patto” alla base dell’inchiesta Ruby-ter: il silenzio di Ruby in cambio di 5 milioni.