Bernardo Caprotti ritira querela contro il figlio Giuseppe

Diposto non luogo a procedere per l'erede del patron Esselunga

GIU 8, 2015 -

Milano, 8 giu. (askanews) – Il patron di Esselunga, Bernardo Caprotti, ha ritirato la querela che aveva presentato nei confronti del figlio Giuseppe per una presunta diffamazione a mezzo internet. La remissione della querela è stata depositata dal suo legale, l’avvocato Ermenegildo Costabile, e si è tradotta in una sentenza di non luogo a procedere disposta dal giudice Monica Amicone. E’ la conseguenza della decisione di Bernardo Caprotti il quale, come si legge nell’atto depositato dal suo legale, “come padre, non vuole che il proprio figlio venga condannato con sentenza penale”.

Giuseppe Caprotti era stato rinviato a giudizio con citazione diretta dopo che Bernardo lo aveva querelato per i contenuti dell’intervista intitolata “Tutto su mio padre” rilasciata a un settimanale e ripresa, nel giugno 2013, sul proprio blog. I fatti raccontati sono stati giudicati dal pm Luca Gaglio “altamente lesivi della sua dignità personale” in particolare perché il giovane “affermava che il padre, dopo la sua assunzione in Esselunga, lo aveva fatto sottoporre a una perizia psichiatrica”.

Nell’intervista l’erede Caprotti aveva inoltre affermato che suo padre “in occasione di un dissidio tra i suoifratelli Guido e Claudio e la madre Marianne”, “iniziò a spingere” sua nonna “per le spalle e la buttò letteralmente fuori casa, nonostante lei cercasse di resistere. Il clima diventò pesantissimo e lei fu costretta a trasferirsi da alcuni conoscenti”.