Alfano: “Non c’è traccia di un nesso tra immigrazione e terrorismo”

Il Ministro smorza gli allarmi, ma Lega e Forza Italia chiedono stop agli sbarchi

FEB 19, 2015 -

New York, 19 feb. (askanews) – Per il momento “non c’è tracciareale di un nesso tra immigrazione e terrorismo”. E’ il ministrodegli Interni Angelino Alfano a tentare di spegnere l’allarmeacceso dalle indiscrezioni del Daily Telegraph, secondo cui lo Stato Islamico vuole usare la Libia per portare “il caos nel suddell’Europa” infiltrando i suoi miliziani tra i migranti chelasciano le coste libiche a bordo di barconi diretti versol’Italia. Da Washington Dc, dove si trova per partecipare allatre giorni dedicata alla lotta contro l’estremismo violento,il Ministro ha comunque invitato alla cautela: “Non si può escludere nulla e la pericolosità dei foreignfighters è l’imprevedibilità. E’ cambiato il livello della sfida, è cambiato il livello della risposta e la capacità degli Stati di reagire”.In Italia, tuttavia, alcuni membri dell’opposizione chiedono di fermare gli sbarchi. “Non c’è altra soluzione chebloccare i barconi gestiti dai terroristi dell’Isis in Libia,perchè questa non è più una migrazione ma un atto apertamenteostile all’Italia e all’Europa, e sospendere Schengen”, ha detto il presidente della Regione Veneto, il leghista Luca Zaia. Per il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, “i sospetti sono diventati certezze. L’Isis è pronta a usare i barconi per infiltrare jihadisti tra i profughi. Respingere le navi carretta deve essere la prima immediata reazione del governo italiano di fronte alla minaccia fondamentalista”.Uda