L’Itp prende il largo alla Millevele di Genova con Pelaschier

In gara anche un equipaggio di persone con trombocitopenia immune

SET 26, 2022 -

Milano, 26 set. (askanews) – Un equipaggio intrepido e speciale, guidato dal velista e timoniere di Azzurra Mauro Pelaschier, ha partecipato alla storica regata Millevele di Genova, una delle più importanti manifestazioni veliche a livello nazionale, che quest’anno si è svolta sotto un vero nubifragio e con condizioni marine avverse. Si tratta dei protagonisti del progetto “ITP – In viaggio con Werlhof” , persone affette da Trombocitopenia immune primaria, una patologia del sangue caratterizzata da bassi livelli di piastrine che determinano un rischio maggiore di emorragie spontanee.

Il progetto, promosso da Sobi Italia con il patrocinio dell’Associazione Italiana Porpora Immune Trombocitopenica, è stato lanciato lo scorso 27 maggio con l’obiettivo di far conoscere questa rara malattia e raccontare come, grazie alla ricerca scientifica, sia possibile per chi ne è affetto vivere una vita più libera, al punto da poter prendere parte ad una sfida impegnativa come la Mllevele, che si è tenuta proprio alla vigilia della settimana mondiale di sensibilizzazione sulla Trombocitopenia immune e ha visto Pelaschier e il suo equipaggio piazzarsi al 4 posto nella propria categoria e al 12esimo nella classifica generale.

Barbara Lovrencic è la presidente di AIPIT APS Onlus: “Io sono una persona affetta da Itp e Itp nella mia vita mi ha posto dei limiti. Per esempio da piccola, perché a me Itp è stata diagnosticata quando avevo 4 anni, non ho fatto neanche educazione fisica. Quindi vivere con dei limiti importanti anche per certi aspetti perché nel mio caso non potevo fare attività sportiva, e adesso partecipare ad una regata, ad un evento sportivo, è andare oltre a quelli che erano i miei limiti e in qualche maniera rompere quello che era il mio orticello, la mia abitudine, quello che la mia vita mi offriva in quel momento”.

A rendere possibile tutto questo, migliorando radicalmente la qualità di vita delle persone affette da questa rara malattia autoimmune, è stata la scoperta e l’utilizzo di nuovi farmaci, chiamati agonisti del recettore della trombopoietina: “Dieci anni fa, con l’arrivo dei TPO mimetici, abbiamo avuto finalmente dopo 30 anni una nuova opportunità terapeutica. Noi per tantissimi anni non avevamo farmaci che ci curavano ma al giorno d’oggi per fortuna la situazione è ben diversa”, ha spiegato Lovrencic.

Ambasciatore d’eccezione del progetto è il campione di vela Mauro Pelaschier, che ha condiviso con l’equipaggio le proprie conoscenze e la passione per questo sport: “Abbiamo passato alcune giornate fantastiche con questi ragazzi che si sono subito integrati nell’equipaggio e stanno lavorando a bordo in maniera ottimale e si divertono, si divertono tantissimo. Il mare è una medicina meravigliosa, anche per me, infatti non posso farne a meno. E’ da quando son nato praticamente, da quando per la prima volta mi ha messo in barca mio padre non ho più smesso e devo dire che è una cura meravigliosa. I ragazzi sono bravissimi perché proprio dimenticano tutto e si concentrano, come facciamo noi quando montiamo in barca per affrontare una regata, cercando di dare il massimo per contribuire poi al risultato finale”, ha concluso Pelaschier.