Lavoro e autonomia, ecco il progetto “Youth Mentorship”

Promosso da SOS Villaggi dei Bambini e cameo

GEN 13, 2022 -

Roma, 18 gen. (askanews) – Offrire ai ragazzi in uscita dai Villaggi SOS delle opportunità lavorative e di crescita umana e professionale, rendendoli il più autonomi possibile, sia a livello lavorativo che economico. È questo il fine del nuovo programma Youth Mentorship, che cameo sostiene con SOS Villaggi dei Bambini, associazione impegnata nel sostegno di bambini privi di cure familiari o a rischio di perderle.

Cameo ha deciso di coinvolgere i suoi collaboratori invitandoli a diventare mentor, ovvero a mettere a disposizione dei ragazzi il loro tempo e le loro competenze professionali ma anche e soprattutto personali, per accompagnarli nel loro percorso verso l’autonomia. I collaboratori cameo che hanno aderito al progetto sono 11.

“Quando è partito il progetto all’interno della mia azienda – sottolinea Monica Chiari, Head of People & Culture cameo S.p.A. – ho subito pensato all’importanza di prendere parte attiva per poter mettere in campo le mie competenze professionali. Mi occupo di “persone” e del supporto dei singoli percorsi di ciascun componente di questa azienda e ho ritenuto potesse essere foriero di lavoro aggiunto, anche a livello mio personale, mettere a disposizione i miei skill anche nell’ambito del sociale. Per me era un tema anche di responsabilità sociale che ho raccolto con grande entusiasmo e che mi ha dato tantissimo a livello umano”.

L’iniziativa è rivolta ai ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni in uscita dai Villaggi SOS di Ostuni, Trento, Vicenza e Saronno.

“All’inizio non pensavo che mi avrebbe dato tanto – afferma Andjela, ospite del Villaggio SOS -. Avevo già abbastanza persone con cui parlare, che mi davano consigli. E mi sono chiesta cosa poteva darmi di più questa persona. Invece mi sono sbagliata, ne sono grata perché mi ha dato moltissimo”.

Andjela ha proprio da poco raggiunto un obiettivo importante: cominciare a lavorare come operatrice socio-sanitaria in una comunità di disabilità mentale. “Aspetto da tanto questo momento di lavorare in un ambito che mi appassiona, non pensavo. Sono felicissima e fiera”, ha aggiunto.

Gli obiettivi che SOS Villaggi dei Bambini si è posta sono molteplici: l’accompagnamento, la formazione, la pratica.

“E’ stato uno sguardo a 360 gradi sulla vita dei ragazzi – afferma Marco Bonato, educatore SOS Villaggi dei Bambini – siamo partiti con il pretesto di lavoro ma poi molto altro. Se dovessi pensare a un’altra esperienza simile avrei elementi in più da poter utilizzare, la vedo positiva ma bisogna seguirla. Il mio ruolo è importante per essere tramite tra mentor e ragazzi”.