Haribo, i primi 100 anni delle caramelle gommose

Dal 9 al 13 dicembre una mostra 100% digitale con giochi e premi

DIC 5, 2020 -

Milano, 9 dic. (askanews) – Cento anni fa, in una cucina ricavata in una lavanderia di Bonn, nasceva Haribo, la casa di produzione delle caramelle gommose che ha addolcito l’infanzia, e non solo, di intere generazioni. Acronimo delle iniziali del fondatore, Hans Riegel, e della città dove nacque, Haribo oggi è il risultato di una fortunata tradizione – gli iconici orsetti nacquero quasi un secolo fa – e di una innovazione che è cresciuta sempre intorno all’idea originale: quella delle caramelle gommose. Di questo e del futuro di Haribo abbiamo parlato con l’amministratore delegato in Italia, Marco Piantanida.

“Haribo ha deciso di diventare e voler essere leader del mondo caramelle e di far bene quello, per cui di non essere tentato da altre categorie o opportunità che in linea di principio sembravano più facili per cui la qualità prima di tutto e la caramella come ragione d’essere”.

Oggi il gruppo dolciario tedesco è presente in 100 Paesi, con 16 sedi produttive. Un’espansione che ha raggiunto l’Italia all’inizio degli anni ’70 attraverso il distributore Sidas Dolciaria, anche se la nascita di Haribo Italia è dell’inizio degli anni 90 con l’acquisizione del distributore. Da allora la crescita è stata costante, in un mercato che oggi vede i due terzi rappresentati dal canale della distribuzione moderna e il resto dal mondo ho.re.ca, bar e tabacchi:

“Haribo ad oggi compete in tutti i canali distributivi il canale principale è la grande distribuzione dove nel 2020 siamo diventati la brand leader nel mercato del totale caramelle e poi nel mercato gommoso delle caramelle dove abbiamo più del 50% di quota. Molto importante la parte tradizionale con la parte di ho.re.ca e bar tabacchi”.

Certo, il traguardo del centenario cade in un anno difficile, funestato dalla pandemia e dal lockdown che, per il mercato di riferimento delle caramelle, caratterizzato da acquisti d’impulso, sono stati decisamente penalizzanti:

“Il mercato della caramella nella Gdo va a quasi meno doppia cifra, la pandemia non ci ha aiutato. Haribo ha una performance positiva con un positivo piuttosto importante; per quanto riguarda il canale bar tabacchi sicuramente il lockdown non ci ha aiutato. Quello che stiamo facendo è rafforzare le partnership con chi crea questo tipo di distribuzione perchè è un canale importante per Haribo e per l’economia in generale”.

Ma la pandemia non ha fermato le celebrazioni di questo traguardo, seppure nei limiti imposti dal momento: una mostra virtuale ripercorre le pietre miliari di Haribo, con immagini inedite, video storici e approfondimenti e nei giorni dal 9 al 13 dicembre – data a cui si fa risalire la nascita dell’azienda – propone giochi, quiz e premi, ovviamente in caramelle, per i visitatori. Ma il centenario, oltre che per essere festeggiato, è anche l’occasione per pensare al futuro:

“L’intenzione per il 2021 è quella di continuare con l’innovazione a un ritmo sostenuto perchè è quello che i consumatori vogliono. L’innovazione per noi è un elemento cardine che attrae il consumatore e ci permette di essere sempre un passo avanti e poter competere con aziende che in Italia hanno il quartier generale e che hanno dimensioni in termini di fatturato e di struttura assolutamente importanti”.