Istat: a ottobre persi in un anno 473mila posti di lavoro

La disoccupazione giovanile sale al 30,3%

DIC 2, 2020 -

Roma, 2 dic. (askanews) – La pandemia di Covid-19 pesa sul mercato del lavoro: a ottobre il tasso di disoccupazione resta stabile al 9,8% ma tra i giovani nella fascia 15-24 anni, sale al 30,3% (0,6% in più rispetto a settembre e 2,6 punti in più rispetto a ottobre dello scorso anno.

E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat, secondo cui sono 422mila i giovani disoccupati e aumentano in generale le persone in cerca di lavoro (+0,4%, pari a +11mila unità) tra uomini e under 50, mentre tra le donne e gli ultra 50enni si osserva una leggera diminuzione.

In lieve calo anche il numero di occupati rispetto al mese precedente e, a causa delle ripetute flessioni congiunturali registrate tra marzo e giugno 2020, l’occupazione è più bassa di quella registrata nello stesso mese del 2019: -2%, pari a -473mila unità. La diminuzione coinvolge uomini e donne di qualsiasi età, dipendenti ( 319mila) e autonomi (-154mila). Il tasso di occupazione scende, in un anno, di un punto.

Dati che, rileva l’Istat, sono dovuti soprattutto al crollo del lavoro indipendente e di quello a termine; aumentano invece gli occupati stabili (+61.000) anche per il blocco dei licenziamenti. Nel trimestre agosto-ottobre 2020, il livello di occupazione è superiore dello 0,5% rispetto a quello del trimestre precedente (maggio-luglio 2020), registrando un aumento di +115mila unità.