“Space Beyond”, il film sulla missione spaziale di Luca Parmitano

L'astronauta a askanews: parla di come possiamo superare i limiti

NOV 24, 2020 -

Milano, 28 nov. (askanews) – Space Beyond è il film-documentario ufficiale sulla missione Esa “Beyond” dell’astronauta Luca Parmitano, colonnello pilota sperimentatore dell’Aeronautica militare e primo comandante italiano della Stazione spaziale internazionale.

È una sorta di diario di bordo in cui, per 84 minuti Parmitano ci porta con lui sulla base orbitante, mostrandoci come si lavora in orbita per preparare un futuro migliore per l’umanità.

“Questo è un progetto molto particolare – ha spiegato Parmitano ad askanews – perché i protagonisti non sono gli astronauti ma è lo Spazio, sono le attività. Parla della missione nello Spazio, non semplicemente della missione Beyond ma di tutto quello che lo Spazio può offrire. Lo stesso nome ‘Space Beyond’ vuol dire che ci si spinge ben al di là dell’Iss e dell’orbita bassa terrestre, fino al confine di quello che è il nostro limite, dove vogliamo arrivare, dove vogliamo spingerci”.

“Il limite lo scegli tu, lo scegliamo noi come umanità come scienzati ed esploratori. Nel momento in cui lo scegliamo abbiamo un obiettivo da superare, poi sta a noi metterci tutti i mezzi necessari per poterlo superare. Per me Beyond, il termine “oltre”, è un contenitore e in un certo senso ci mettiamo dentro sia il limite sia il mezzo per superare questo limite”.

In onda dal 28 novembre 2020, il film è stato girato in 4K dallo stesso Parmitano e dai suoi colleghi; frutto di una collaborazione italo-tedesca è diretto dal giovane regista siciliano, Francesco Cannavà.

“Per essere riusciti a raggiungere quest’obiettivo – ha spiegato – abbiamo lavorato 2 anni con Luca Parmitano e con lo staff dell’Esa. Non si potevano improvvisare queste riprese, quindi il contatto con Luca è stato continuo, attraverso internet e le e-mail ma è stata fondamentale soprattutto l’attività di preparazione”.

Nel film ci sono le testimonianze di molti colleghi di Luca Parmitano, a partire dal numero 1 dell’Esa, Jan Woerner e dal capo degli astronauti europei, Frank De Winne. Tanti i temi trattati, dalle “missioni extraveicolari” record per la riparazione dell’Ams-02, alla robotica, alla salvaguardia del pianeta.

“La mia convinzione è che l’elemento più fragile di questo ecosistema sia l’essere umano – ha concluso Parmitano – la vita continuerà sulla Terra, ben oltre la capacità dell’essere umano di restare in vita sul pianeta ma la nostra presenza non può essere data per scontata. Quindi io sono ben contento di vedere le giovani generazioni prendere in mano questa situazione e richiedere interventi, sperando che non sia troppo tardi. È davvero il momento di fare qualcosa perché gli effetti devastanti sono davvero sotto gli occhi di tutti e non è più possibile ignorare quello che sta succedendo”.