Luiss, piazza virtuale per la V edizione del Festival dei Giovani

L'evento del 10-12 novembre cambia format a causa del Covid

OTT 26, 2020 -

Roma, 26 ott. (askanews) – Dopo quattro edizioni che hanno portato a Gaeta 80mila ragazzi da tutta Italia, a causa delle restrizioni imposte dal Covid il Festival dei Giovani che si svolgerà dal 10 al 12 novembre si trasformerà in una piazza virtuale. Quest’anno il tradizionale evento dedicato alla cosiddetta “Generazione Z” si svolgerà con una veste nuova e insolita, senza tuttavia rinunciare a quei contenuti che negli anni scorsi hanno garantito il successo della manifestazione.

Ideato da “Noisiamofuturo” e organizzato in collaborazione con l’università Luiss “Guido Carli” e il comune di Gaeta, con Intesa Sanpaolo come main partner, la quinta edizione del Festival sarà arricchita da giornate di dibattiti, workshop, momenti di orientamento al futuro e di cittadinanza attiva. Il tutto rigorosamente in streaming: la tre giorni potrà infatti essere seguita da remoto grazie alla piattaforma festivaldeigiovani.it.

Slittato da aprile a novembre a causa della pandemia, il Festival è stato presentato nel corso di una conferenza stampa online cui hanno partecipato l’ideatrice Fulvia Guazzone, ceo e founder di “Noisiamofuturo”, Giovanni Lo Storto, direttore generale della Luiss, e Cosmo Mitrano, sindaco di Gaeta.

Il format di questa edizione, grazie all’accelerazione nell’uso del digitale durante il periodo di lockdown, continuerà anche dopo il Festival a essere una piattaforma che proporrà eventi live, esperienze virtuali e contenuti digitali on demand a disposizione di studenti, scuole e famiglie.

Insomma, un’occasione di dialogo e ascolto con l’ambizione di raggiungere un numero ancora più alto di giovani che potranno confrontarsi con i loro coetanei di diverse aree del Paese, come spiegano Guazzone e Lo Storto.

“Oggi cosa è diventato il Festival dei giovani – ha detto Guazzone – una grande piazza di incontro anche virtuale che consente comunque di portare avanti il progetto iniziale, ma estenderlo ancora di più in attesa di ritornare in presenza perché l’energia, il contatto con i ragazzi è irrinunciabile. Tutto quello che abbiamo sempre fatto in presenza stiamo cercando di rifarlo in questa grande piazza virtuale, con una potenzialità in più: portare al Festival dei giovani molti più studenti delle precedenti edizioni”.

“In giornate così intense, difficili per il mondo intero e il nostro Paese – ha affermato Lo Storto – momenti come questo sono di grande importanza perché tracciano traiettorie di speranza. Non vuol dire pensare di dover rimettere nelle mani di qualcuno ciò che vorremmo possa accadere. Ma speranza vuol dire avere il sentimento forte, vero, vivo, della possibilità che possa funzionare. Funzionare il genere umano, la scienza, la capacità associativa, sociale, di creare soluzioni”.

Durante la tre giorni di novembre gli eventi proposti toccheranno i temi più urgenti per le nuove generazioni, per la loro formazione come individui inseriti nella società e come professionisti attivi nel mondo del lavoro: dall’inclusione sociale allo sviluppo sostenibile, dalla salvaguardia dell’ambiente all’economia circolare. E, inoltre, spazio al tema dell’alimentazione con start up, chef e nutrizionisti per riflettere sul tema del cibo come benessere per sé e per il pianeta, con le nuove tendenze sostenibili e i movimenti anti-spreco.