Giletti contro chi genera paura: le persone vanno rassicurate

Il conduttore di "Non è l'arena" su scontri Napoli e nuove misure

OTT 26, 2020 -

Roma, 26 ott. (askanews) – “Cinque anni fa mi sembra Angela Merkel disse ‘wir schaffen das’, che vuol dire ‘ce la faremo’. Il popolo tedesco certamente è molto diverso dal popolo italiano, 5 anni fa non sono oggi e la situazione è molto complicata, lo sappiamo benissimo. Quando vedo il governatore della Campania De Luca che agita una lastra di un ragazzo, ecco quello è generare terrore. È un presidente di una regione, non è creando l’ansia, la paura, anche i termini che si usano coprifuoco, è un termine di guerra. Io mi rifiuto di usare per questa storia la parola coprifuoco, la guerra è un’altra cosa. Però se noi ingeneriamo tutta quest’ansia questa paura, appena uno startunisce si guarda tutti in giro spaventati. Questo non è un segnale positivo per la gente del paese”: così Massimo Giletti, conduttore di “Non è l’Arena” su La7, ha chiesto di creare meno terrorismo mediatico nella puntata di domenica 25 ottobre 2020, facendo riferimento all’appello della cancelliera tedesca Angela Merkel, che nel 2015 pronunciò la famosa frase “ce la facciamo” di fronte alla grande crisi dei migranti in Europa.

“Poi dico al governo: ho sentito anche i nostri colleghi al telegiornale, i ristoratori chiudono alle 18, dietro alla ristorazione c’è un mondo”, ha aggiunto Giletti.

“Si sappia che questo mondo, ecco che mi riallaccio alle manifestazioni (di Napoli, ndr) di violenza, orribili e deprecabili, non si risolve nulla con la violenza, però le persone vanno sensibilizzate, bisogna parlarci, bisogna anche rassicurarle, come fece Angela Merkel con quel ‘wir schaffen das’!”, ha ribadito il giornalista.

“Questa è la metropolitana di Roma, tutti ammassati, poi però non posso andare al ristorante, ma posso stare qui, questo è tollerato – ha denunciato mostrando una foto di gente ammassata nei vagoni della metropolitana di Roma – Le palestre non sono straordinariamente necessarie, ma chi vive di quel bene? Il governo dice ora ‘li ristoreremo’, lo spero, ma nei momenti difficili bisogna compattarsi, ma la cosa più facile è chiudere, forse questi mesi qualcuno doveva fare altro, si è perso del tempo incredibile e poi si arriva a questo”.