Coronavirus, Musumeci: siamo in guerra, occorrono sacrifici

Presidente Sicilia: lavoriamo per evitare grandi problemi

OTT 1, 2020 -

Palermo, 1 ott. (askanews) – Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, non abbassa la guardia sull’emergenza Coronavirus e invita i cittadini a prendere coscienza della pericolosità della situazione, sottolineando l’importanza di sottostare alle norme attuate per scongiurare il contagio.

“Siamo in guerra – ha detto -. E quando si è in guerra bisogna che tutti rinunciamo a qualcosa. Siamo in guerra. Abbiamo avuto in Italia 36mila morti, più della metà dei morti civili della seconda Guerra mondiale. Quindi se dimentichiamo questo perdiamo il controllo di tutto. Ed essendo in guerra il sistema sanitario regionale non si adegua in funzione delle esigenze di una comunità ma in funzione delle esigenze generali. Ecco perchè per ora la razionalizzazione delle strutture sanitarie è funzionale a chi è malato di Covid, a chi deve andare in terapia intensiva. Gli altri possono fruire dei grandi poli ospedalieri che sono nelle città capoluogo. E’ un sacrificio che noi chiediamo, ma dobbiamo chiederlo perchè siamo nel pieno di un’epidemia che sappiamo quando è cominciata ma non sappiamo quando finirà. Fino ad ora siamo a 309 morti in Sicilia e non sappiamo se ne dovremo piangere ancora. Ecco perchè in questo momento il sacrificio lo chiediamo a tutti. Il solo fatto di portare questa mascherina è un sacrificio. Ma meglio un piccolo sacrificio adesso che un grande problema domani”.