Acqua salata su Marte, il commento di Roberto Orosei dell’Inaf

"Un'Arca di Noe in cui potrebbe essersi rifugiata la vita"

SET 28, 2020 -

Milano, 28 set. (askanews) – “La scoperta di altri, nuovi laghi sotto la calotta meridionale di Marte, risolve un problema sul fatto che il primo lago scoperto nel 2018 fosse un fenomeno unico e non ripetibile nell’arco della storia di Marte. Trovandone altri si è capito che il fenomeno è comune e che con tutta probabilità è persistito per tutta la storia geologica del pianeta e questo significa che questa acqua sotterranea potrebbe costituire una specie di Arca di Noé in cui qualunque forma di vita che possa essersi sviluppato in passato su Marte, quando Marte aveva un clima più simile a quello terrestre, avrebbe potuto trovare rifugio lì sotto”.

Così Roberto Orosei dell’Inaf – leader del team di ricercatori italiani che, nel 2018, utilizzando il radar italiano Marsis dell’Asi a bordo della sonda Esa “Mars Express” effettuò la scoperta del primo lago ghiacciato sotto la superficie di Marte – commentando la notizia della scoperta di altri laghi analoghi nelle profondità del Polo Sud del pianeta rosso.