Zone economiche speciali, Sandulli: serve semplificazione

Cestari (CamCom ItalAfrica): una proposta di riordino della legge

LUG 16, 2020 -

Milano, 16 lug. (askanews) – Normativa più semplice, supporto concreto a livello nazionale, e coordinamento con gli obiettivi europei: le Zone Economiche Speciali – Zes – possono esprimere in pieno il loro potenziale di rilancio per i territori del Pese solo se vengono risolte queste tre necessità prioritarie. E quanto è emerso nel corso del seminario online promosso da Sud Polo Magnetico che ha visto confrontarsi imprenditori, giuristi e rappresentati delle istituzioni.

Piero Sandulli, ordinario all Università di Teramo, sintetizza così le criticità emerse nell incontro; criticità da trasformare in proposte da sottoporre al legislatore in vista di un reale compimento delle Zes.n”Innanzitutto è venuta in evidenza l’esigenza di un bilanciamento tra lo stato centrale e le singole regioni singoli territori che si possono giovare di queste Zone Economiche Speciali – ha detto Sandulli – E altresì stata evidenziata la necessità di semplificazione: la normativa attuale probabilmente non è così in grado di soddisfare le esigenze degli investitori sia italiani che stranieri che in qualche modo possono far ricorso a questi specifici istituti. Inoltre ciò che soprattutto è venuto in evidenza tra i vari interventi è la necessità di un ufficio di supporto che possa di carattere nazionale che possa corroborare le varie iniziative dei singoli e quindi in qualche modo potenziare questa capacità di azione”.

In una prospettiva di concreta attuazione delle Zes, Alfredo Cestari, presidente della Camera di Commercio ItalAfrica, ha annunciato la stesura di una proposta di riordino dell’attuale normativa da presentare in tempo utile per l’approvazione del decreto semplificazione, previsto per il prossimo settembre. “L’appello che rivolgo al mondo della politica e delle istituzioni – ha detto Cestari – è di fare quadrato rispetto a un tema così cruciale per il futuro del nostro Paese affinché si possano finalmente garantire le migliori condizioni per la crescita, l’occupazione e lo sviluppo della nostra economia, delle nostre imprese dei giovani e delle donne”.