Via libera “salvo intese” al dl semplificazioni: cosa prevede

Dagli appalti, al digitale, alla green economy

LUG 7, 2020 -

Milano, 7 lug. (askanews) – Il Consiglio dei Ministri ha approvato il dl semplificazioni: un decreto-legge che introduce misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale. Un sì “salvo intese”, arrivato dopo un lungo Consiglio dei ministri, dietro cui si celano le divergenze su quali opere pubbliche rendere prioritarie, sulle deroghe all’abuso di ufficio e alle norme sugli appalti. Ma cosa prevede?

Semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia fra cui l’affidamento diretto per prestazioni di importo inferiore a 150.000 euro e per quelle superiori una procedura negoziata, senza bando. Semplificazioni per demolizioni o ricostruzioni.

Maggiore sveltezza nei procedimenti: per gli adempimenti burocratici, scaduti i termini previsti dalla legge, varrà la regola del silenzio-assenso, con inefficacia degli atti tardivamente intervenuti.

Sostegno e diffusione dell’amministrazione digitale: accesso a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione tramite SPID, Carta d’identità digitale (CIE) e tramite AppIO tramite cui si potranno presentare autocertificazioni, istanze e dichiarazioni; una piattaforma unica di notifica digitale di tutti gli atti della PA e via PEC degli atti giudiziari.

Poi ancora velocizzazione dei lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda larga. E infine una serie di semplificazioni per ambiente e green economy a partire dalla razionalizzazione delle procedure di valutazione d’impatto ambientale delle opere pubbliche.