Stime Ue peggiorano: nel 2020 Pil in Italia crolla dell’11,2%

Gentiloni: colpa del lockdwon più lungo. In Eurozona -8,7

LUG 7, 2020 -

Milano, 7 lug. (askanews) – L’economia dell’Ue subirà un contraccolpo economico più grave del previsto dopo l’emergenza Covid, in particolar modo in Italia. Lo dicono le previsioni della Commissione europea. Il Pil dell’Eurozona si contrarrà dell’8,7% nel 2020, per poi tornare a crescere del 6,1% nel 2021. Il calo maggiore in Italia: – 11,2% del Pil a fronte del- 9,5% indicato due mesi fa. Nel 2021 il rimbalzo sarà invece uguale al resto dell’eurozona. Colpa di un ritorno alla normalità molto più lento del previsto, soprattutto in Italia, ha spiegato il Commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni.

“La ragione fondamentale è che l’Italia è stata in Europa il Paese con il periodo di chiusura più prolungato, ha introdotto per primo le misure di lockdown e poi le ha rilasciate in contemporanea con gli altri Paesi e abbiamo visto l’impatto devastante sulle economie”.

Preoccupa soprattutto che l’emergenza sia stata più grave nelle zone che trainano la produzione italiana. Ma comunque ha aggiunto Gentiloni non bisogna occuparsi tanto delle differenze fra Paese e paese ma sulla sfida che questa ripresa propone per il governo e per tutti gli italiani. Poi ha parlato del Mes, spiegando: “All’origine era nato con una finalità diversa”:

“Aveva delle condizionalità diverse, abbiamo lavorato perché questa condizionalità macroenomiche fossero eliminate. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro, rimane il fatto che spetta ai governi decidere quando utilizzarlo”.