Insulti a Merkel, mite con Putin: Trump un pericolo al telefono

Cnn svela: alti funzionari preoccupati per sicurezza nazionale

GIU 30, 2020 -

Milano, 30 giu. (askanews) – “Stupida”. “Debole e senza coraggio”. Sono gli insulti urlati per telefono dal presidente Usa Donald Trump alla cancelliera tedesca Angela Merkel e alla ex premier britannica Theresa May secondo una corposa inchiesta della Cnn firmata da Carl Bernstein, che arriva ad una conclusione spiazzante: le telefonate di Donald Trump con i leader mondiali mettono in pericolo la sicurezza nazionale degli Stati Uniti secondo alti funzionari della Casa Bianca; compresi i suoi segretari allo Stato e alla difesa Rex Tillerson e James Mattis e l’ex consigliere alla sicurezza John Bolton. Il quale nel suo libro (“The Room Where It Happened”), che tanto imbarazza il presidente, in qualche modo conferma descrivendo alcune chiamate dai toni simili.

Secondo l’inchiesta, che si basa sulle testimonianze anonime di chi ha assistito alle telefonate, Trump è dimesso e deferente con personaggi come il presidente russo Vladimir Putin e il turco Recyp Erdogan, che lo chiama molto spesso, e aggressivo e offensivo con i suoi alleati, specialmente con le donne appunto, che insulta più pesantemente, ricavando ben poco soprattutto da Merkel, che ha sempre reagito restando impassibile. Ma Trump non risparmia sarcasmo e offese neanche al presidente francese Macron o al canadese Justin Trudeau.

Il presidente viene descritto come incapace di argomentare, spesso “delirante”, impreparato sui temi di interesse nazionale, che comunque accantona per parlare di argomenti della sua personale agenda. Avrebbe più volte sottolineato la sua bravura contro “l’idiozia” dei suoi predecessori in discussioni con il saudita Mohammed bin Salman and il nordcoreano Kim Jong Un.

Telefonate definite da una fonte “un abominio” che complicano ancor di più la già difficile campagna elettorale repubblicana, alle prese con un candidato inevitabile ma sostenuto con sempre più scarsa convinzione.

A maggior ragione viste le ultime notizie secondo cui Trump da febbraio sarebbe a conoscenza del denaro pagato dai militari russi ai talebani per uccidere soldati americani in Afghanistan, senza far nulla. La Casa Bianca smentisce la notizia che però si carica di implicazioni dopo la rivelazione di un Trump dimesso e non incisivo nei confronti di Putin.