Maturità post lockdown, a Milano gli studenti “promuovono” i prof

Tanta emozione e qualche rimpianto guardando al futuro

GIU 17, 2020 -

Milano, 17 giu. (askanews) – Una maturità diversa, post lockdown, che si ricorderanno e che resterà negli annali: gli studenti dei licei milanesi hanno iniziato sotto un cielo grigio la prima giornata dell’esame che segna la fine della scuola e l’inizio di una nuova vita. Tanta emozione e qualche rimpianto come raccontano al Tenca e al Parini.

“Ritornare a scuola dopo tanto tempo per l’ultima volta della mia vita è soddisfacente e frustante perchè mi ricorda tutta la normalità che abbiamo perso in questi mesi”.

“Sono uno dei primi maturi di questo esame che sarà famoso per il coronavirus, sull’esame c’è stata incertezza fino all’ultimo momento però sono soddisfatto di come è andata. Le cinque fasi del colloquio sono state rispettate, è durato il tutto un’ora e il colloquio si è concluso con una domanda su come ho vissuto l’esperienza del coronavirus”.

“All’inizio è stato difficile accettare l’idea che non sarei tornata più a scuola e non avrei avuto il mio ultimo giorno, ma poi penso che abbiamo vissuto una situazione così surreale che non era la priorità avere il nostro ultimo giorno di quinta. È stato difficile accettarlo ma è stato corretto”.

Ovviamente non è mancata la tensione.

“Sto morendo di paura, ma devo provare a essere rilassata e penso che ce la farò, penso che mi

promuoveranno e quindi so che ho la vittoria in tasca”.

“Questa notte ho dormito quasi tranquillamente ed ero soddifatto del lavoro che avevo fatto per prepararmi e sono sereno per come è andata”.

Davanti al Parini alcuni amici hanno aspettato l’uscita dei loro compagni, tutto è molto composto e i ragazzi sono arrivati molto preparati all’esame.

“Più o meno mi aspettavo fosse così, molto brevi le domande, mi aspettavo qualche silenzio imbarazzante, ma è stato tutto lineare e pulito e non esigevamo più di quello che abbiamo fatto”.

I ragazzi nonostante le difficoltà non si sono sentiti soli, grazie all’aiuto dei professori che i ragazzi promuovono a pieni voti.

“Con i professori siamo stati fortunati, durante la didattica a distanza abbiamo potuto assistere alle lezioni in via telematica e siamo soddisfatti di come ci hanno seguito anche in questo periodo di lontananza”.

“All’inizio abbiamo fatto un po’ di fatica con le lezioni on line, ma poi i professori hanno cercato di dimostrarsi il più collaborativi possibile anche nella ricerca di un rapporto uno a uno anche nella distanza, quindi devo dire che sono stata fortunata come corpo docenti per come si sono comportati durante questo lockdown”.