“Fame d’amore” Francesca Fialdini racconta i disturbi alimentari

Viaggio su Rai 3 tra i giovani malati di anoressia e bulimia

MAG 11, 2020 -

Milano, 11 mag. (askanews) – Parlare di anoressia e bulimia è tanto difficile quanto necessario, per farlo in modo vero ma delicato va in onda da lunedì 11 maggio, in seconda serata su Rai3 la docuserie Fame d’Amore con Francesca Fialdini che racconta così il suo viaggio tra i giovani malati di disturbi alimentari.

“Abbiamo deciso di affrontare questo tema perchè in Italia moltissime persone soffrono di disturbi alimentari, tra chi lo dice e chi non lo dice, ma i dati parlano chiaro: sono 3 milioni i giovani che ne soffrono con oltre 8500 nuovi casi all’anno. Ma c’è un sommerso enorme, non se ne parla perchè ci sono grandi tabù, delle vergogne, oltre al fatto che negli anni si sono sviluppati dei grandi equivoci intorno a questi disturbi che a volte non vengono neanche diagnosticati come patologie”.

La docuserie della Rai in collaborazione con Ballandi, cerca di indagare anche le motivazioni all’origine dei disturbi alimentari.

“Siamo sicuri che abbia soltanto a che fare col corpo, invece la risposta andrebbe cercata nell’anima e in quelle che sono le ferite più gravi che ci portiamo dentro a livello di rapporti primari, quindi parliamo d’amore e d’affetto. Ma accettare una risposta di questo tipo significa andare a toccare dei nervi scoperti e mettere in discussione i rapporti sociali che abbiamo creato”.

Dentro due comunità di eccellenza – Villa Miralago di Varese e Palazzo Francisci a Todi – che accolgono e curano le ferite di queste patologie viene raccontata la vita di ragazze e ragazzi, con tutte le loro umane difficoltà.

Abbiamo seguito, con il loro permesso, le loro giornate, cercando di usare gli stessi occhi che usano loro per raccontare i diversi momenti della giornata dal momento della pesa a quello del pranzo dello studio e della condivisione sociale, ma ci tengo a dire che non abbiamo edulcorato niente”.

L’età media di insorgenza dei disturbi è tra i 15 e i 19 anni, ma si sta abbassando. Un fenomeno subdolo ma micidiale che si può vincere. “Fame d’amore” racconta, attraverso storie di sofferenza e di rinascita, la lotta per uscire da queste malattie fatta di angosce, paure ma soprattutto speranza.