Coronavirus, Protezione civile: in Italia 229 contagi, 6 i morti

"Mi auguro che l'epidemia non si trasformi in pandemia"

FEB 24, 2020 -

Roma, 24 feb. (askanews) – Le persone contagiate sono 229, di queste sei sono morte. Ma al momento non ci sono altri focolai. A fare il punto è il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, nella conferenza stampa pomeridiana sull’emergenza coronavirus in Italia.

“Abbiamo registrato 229 persone contagiate, di queste sei sono decedute e una è stata dimessa. Nel pomeriggio c’è stato un decesso di una persona di Castiglione d’Adda, con pregresse patologie. Si conferma che tutti quanti i deceduti hanno avuto delle pregresse patologie”.

“In Lombardia 172, con un incremento di 5 unità rispetto a stamattina. Il Veneto: 33 unità con un incremento di 6 unità. Sono tutti nelle aree della zona rossa, uno su Venezia città e 5 a Vo’. Rimangono confermati i dati su Lazio, il Piemonte con una unità in meno. Complessivamente le persone positive che sono ancora affette dal virus, 222: 101 ricoverate con sintomi, 27 sono in terapia intensiva e 94 sono in isolamento domiciliare”.

In merito alla carenza di tamponi e di mascherine segnalate da più parti, Borrelli ha affermato: “Sono state segnalate delle esigenze di ulteriore approvvigionamento ma non mi pare che ci siano puntuali difficoltà, così come si sta provvedendo all’approvvigionamento di mascherine e quant’altro”.

Per il numero uno della Protezione civile, comunque, non si può parlare di pandemia. “Mi auguro che non diventi una pandemia, non lo è diventata per i dati registrati nel resto del mondo e quindi credo che questi valori registrati in Italia siano contenuti entro i numeri ragionevoli e assolutamente non tali da giustificare il mutamento della tipologia di epidemia in pandemia”.