Sordi al cinema, tra madre, sorelle, il grande amore e Fellini

"Permette? Alberto Sordi", 24-26 febbraio in sala e poi in tv

FEB 21, 2020 -

Roma 21 feb. (askanews) – Ci sono le donne più importanti della vita del grande attore nel film “Permette? Alberto Sordi”: sua madre, con cui aveva un legame molto forte, qui interpretata da Paola Tiziana Cuciani, le sorelle Savina e Aurelia, che si dedicarono totalmente a lui dopo la morte della mamma, ma soprattutto c’è il grande amore della sua vita: l’attrice e doppiatrice Andreina Pagnani, interpretata da Pia Lanciotti. Luca Manfredi, regista del film sul giovane Sordi che sarà nei cinema il 24, 25, 26 febbraio e poi su Rai1 il 21 aprile, racconta:

“Sordi è sempre stato vissuto come il grande scapolo e tuttora la gente pensa che sia stato scapolo tutta la vita, accudito dalle due sorelle, Aurelia e Savina, in realtà Sordi è uno che ha avuto moltissime avventure, senza mai impegnarsi perché aveva dedicato la sua vita al lavoro, e questa che raccontiamo è la sua unica grande storia d’amore, con Andreina Pagnani, che è una storia che è durata ben nove anni, pur avendo lei 15 anni più di Alberto e pur essendo una storia molto criticata in quel periodo”.

Pia Lanciotti descrive così questa donna, all’epoca attrice famosa, vedova, che aprì in qualche modo a Sordi le porte del mondo dello spettacolo: “Col tempo mi sono fatta l’idea di una donna malinconica, molto misteriosa, come anche lui del resto. Sordi diceva che lei era una creatura inarrivabile, e per questo l’ha corteggiata, perché gli sembrava una cosa difficile. Penso che concedersi una storia d’amore con Alberto Sordi, un uomo così più giovane, sia stato un concedersi un refolo di gioia, di spensieratezza e un incontro dell’anima”.

Nel film sul giovane Sordi viene dato molto spazio anche alla sua amicizia con Federico Fellini, e naturalmente l’attore romano fu grande amico anche di Giulietta Masina, qui interpretata da Martina Galletta.

“Mi hanno colpito molte cose, per esempio al suo matrimonio con Fellini Giulietta cucinò personalmente la sera precedente e servì il ricevimento di nozze, quindi si fece la notte in bianco del suo matrimonio, quindi molto lontano da divismi, è sempre stata una donna molto concreta.

“Credo che siano stati innanzitutto tre amici, e poi tre artisti che hanno collaborato uno con l’altro per creare un’epoca, poi. Quindi tre grandissimi amicie tre grandissimi artisti”.