Olio 100% italiano Costa d’Oro: tracciabile da olive a frantoio

Prodotti 20 mila ettolitri per un valore ipotizzato di 3 mln euro

GEN 30, 2020 -

Milano, 31 gen. (askanews) – Un olio extravergine di oliva 100% italiano, tracciabile dalla raccolta delle olive fino al frantoio. Costa d’Oro, l’azienda umbra dal 2018 di proprietà della multinazionale francese Avril, ha annunciato il lancio sul mercato de “L’Italiano”, un extravergine realizzato esclusivamente con olive coltivate e frante in Italia e tracciabile in tutti i suoi parametri attraverso un QR code o il numero di lotto. Ivano Mocetti, direttore generale di Costa d’Oro, ci spiega come è nato questo progetto: “C’è bisogno di dare autenticità, di investire e dare al consumatore una garanzia sul prodotto e su questo abbiamo iniziato a lavorare” “Oggi appunto attraverso il QR code o indicando il numero del lotto può vedere la miscela degli oli, da quale zona provengano, fino a sapere la data di spremitura delle olive e a geolocalizzare il frantoio, vedere cioè dove si trova fisicamente quest’area”.

Per questa campagna 2019-2020 sono stati prodotti 20 mila ettolitri di olio per un valore ipotizzato di 3 milioni di euro. Sono invece oltre 50 i frantoi sparsi in 7 regioni italiane coinvolti nella produzione, per un totale di circa 4mila ettari coltivati: “I nostri oli provengono da territori con una vocazione produttiva, regioni che esprimono una qualità molto alta e ovviamente attraverso la nostra certificazione. Ciascun frantoio viene visitato da noi e vengono verificati tutti gli aspetti della produzione, igienico-sanitarie”. “Abbiamo messo in piedi un sistema che ci ha coinvolto e ci ha visto investire del tempo”.

Costa d’Oro per l’extravergine 100% italiano seleziona con un audit annuale i propri fornitori a cui si aggiungono anche le organizzazioni di produttori delle principali associazioni di categoria, Unaprol e Italia Olivicola, mediante contratti di filiera.

Sandro Piccini, direttore generale consorzio Italia Olivicola: “E’ un bel progetto intanto perchè fa dell’olio italiano la sicurezza che sia italiano il suo punto focale e per noi è fondamentale e poi la proprietà di Costa d’Oro rappresenta il mondo agricolo francese quindi per questo ci sentiamo vicini”. “Progetti che fanno della traccibilità, della certezza e della certificazione la loro base per noi sono importanti”.

L’arrivo sul mercato di questo nuovo prodotto a marchio Costa d’Oro coincide con un momento particolarmente felice per l’extravergine italiano: secondo gli ultimi dati Nielsen, nel 2018 questo segmento ha rappresentato il 19,4% dei volumi nella distribuzione al dettaglio, in crescita del 6,9%.

“Noi siamo da qualche anno il secondo brand per vendite del 100% italiano in Italia. In realtà questo progetto ha delle ambizioni e delle prospettive diverse ma come azienda abbiamo sempre creduto sul prodotto italiano e sulla necessità di valorizzare il prodotto italiano”. “Come abbiamo visto si vende una bottiglia su 5 e molto è legato alla private label ma pensiamo che ci siano grandi possibilità di sviluppo”.

Dopo aver rinsaldato i rapporti lungo la filiera, il prossimo passo per Costa d’oro, che nel 2018 ha realizzato un giro d’affari di quasi 156,8 milioni di euro, saranno gli investimenti produttivi. Sono in corso, infatti, trattative in Toscana e al Sud per avviare una propria produzione di olive con varietà adatte alla coltivazione intensiva che coniughino qualità e prezzi competitivi.