Campagna elettorale a Bibbiano, i cittadini: stanchi di insulti

In Emilia aspettando Salvini: "non mangiamo i bambini"

GEN 23, 2020 -

Bibbiano, 23 gen. (askanews) – Bibbiano aspetta il comizio elettorale di Matteo Salvini, ma la cittadina emiliana è stanca di essere additata come un luogo di abusi e di orrori. Il fascicolo giudiziario della cosiddetta inchiesta “Angeli e demoni” conta 26 indagati per il caso dei bambini che sarebbero stati strappati alle famiglie dall’assistenza sociale.

La vicenda resta un cavallo di battaglia del leader della Lega che ha scelto proprio Bibbiano a tre giorni dal voto che deciderà il futuro della regione, promettendo sarò in piazza per essere accanto alle mamme e ai papà. Ma i residenti dicono, siamo stanchi: “Possono esserci stati degli errori e questo lo deciderà il tribunale, per il resto credo che sia stata una strumentalizzazione odiosa” dice una signora.

“Sappiamo che la politica non sta ferma quando emergono questi fatti, non siamo nati ieri, ma mi sembra che ci sia stata una notevole virulenza su questi fatti” osserva un signore.

“Noi bibbianesi non siamo mica gente che mangia i bambini. Lì c’è stato un gruppo di persone che ha sbagliato e sicuramente pagheranno, però noi di Bibbiano siamo stanchi, stanchi, stanchi di questa politica marcia. Di tutti eh. Bianchi rossi e verdi” conclude un terzo.

Il paese è blindato per il gran finale della campagna che prevede uno scontro a distanza fra il leader della Lega e la manifestazione del movimento delle Sardine.

“Ho sentito quasi come un senso di rinascita quando questo movimento che alimenta il sogno anche per noi settantenni, è sorto sembra dal niente” conclude la signora.