Generali Italia, una nuova polizza per investire in sostenibilità

Sulla base degli obiettivi ONU 2030 e valutare impatti reali

NOV 21, 2019 -

Milano, 21 nov. (askanews) – La sostenibilità, nelle sue molte componenti, è sempre più al centro anche del modo in cui le grandi imprese pensano se stesse e il proprio business. In quest’ottica, Generali Italia ha presentato, con una colazione nel ristorante di Alessandro Borghese in viale Belisario a Milano, la prima soluzione assicurativa in Italia di investimento sugli obiettivi globali di sostenibilità. Nell’ottica, come recitava anche lo slogan dell’evento, di passare dalle parole ai fatti. Ne abbiamo parlato con Marco Sesana, Country manager & CEO di Generali Italia e Global Business Lines.

“Fare fatti – ha detto ad askanews – significa concretamente agire nel modo di fare business e nel modo di stare nelle comunità locali, fare fatti significa avere un business che costantemente ha attenzione a tutti gli stakeholder, essere presenti nelle comunità locali significa fare delle iniziative di ascolto, di rete e di presenza nelle comunità locali per dare un contributo concreto alle esigenze che si manifestano”.

A introdurre il quadro generale, il Prof. Mario Calderini, ordinario di Strategia d’impresa e Social innovation al Politecnico di Milano, che ha sottolineato come sia profondamente cambiata, in senso strategico, la percezione delle imprese rispetto ai temi di sostenibilità. “Questo significa – ci ha spiegato – avere l’intenzione di farlo, non solo rendicontare dopo ciò che il proprio modello di business ha creato in termini ambientali e sociali, ma proprio intenzionalmente nel piano industriale e nel business plan porsi il problema di quali obiettivi di impatto si vogliono raggiungere. Secondo aspetto è il saperli misurare, ossia sviluppare delle metriche che consentano di renderli rendicontabili rispetto agli azionisti, ma anche rispetto alla comunità e ai cittadini più in generale, e infine di essere addizionali, cioè di essere capaci di affrontare qualche volta dei profili di rischio di rendimento non proprio in linea con il mercato, essere capaci di aggiungere valore sociale e ambientale ai prodotti che fanno, naturalmente per i loro piani di profitto e di business”.

“Io credo – ha aggiunto Marco Sesana – che ci sia una consapevolezza molto più diffusa rispetto al passato del valore della sostenibilità, che ha tanti aspetti: significa per esempio fare che le nostre aziende crescano in modo sostenibile, significa avere attenzione ai dipendenti e non solo a uno stakeholder, ma a tutti, quindi clienti, dipendenti, azionisti, fornitori. Insomma significa fare azienda in un modo diverso, ed è un po’ una riscoperta per le aziende italiane che su questo sono state leader nel passato, il modo di fare impresa degli imprenditori italiani è sempre stato un modo che coinvolgeva tanti stakeholder”.

Nello specifico dell’offerta assicurativa ci ha invece guidato Giancarlo Bosser, Chief Life & Employee Benefits Officier di Generali Italia: “GeneraSviluppo Sostenibile – ha spiegato – dà la possibilità di investire nell’ambito delle grandi tematiche di crescita sostenibile individuate dall’ONU, all’interno di obiettivi che non solo curano la crescita economica, ma anche l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente. Le tematiche vengono raggruppate nei nostri cinque grandi ambiti, in modo che il cliente possa scegliere il valore più vicino alla propria sensibilità. In questo modo non solo indirizza gli investimenti verso tematiche più care a lui, ma anche ha un riscontro diretto dell’impatto dei propri investimenti all’interno degli investimenti sostenibili generici”.

Organizzata attraverso cinque portafogli sui temi di pari opportunità, crescita sostenibile, salute e benessere, consumo responsabile e tutela del clima, la polizza GeneraSviluppo Sostenibile si inserisce come livelli di rendimenti previsti nell’ordine di tutti gli altri investimenti proposti da Generali e punta a raggiungere in quattro anni 100mila clienti.