Iraq, tremila mutilati tra i manifestanti negli scontri in piazza

I dimostranti a rischio sequestro da parte della polizia

NOV 20, 2019 -

Baghdad, 20 nov. (askanews) – Alì si è ferito a un occhio mentre manifestava a Baghdad. Ma il suo è uno dei tanti casi che si sono moltiplicati da quando in Iraq è partita la protesta antigovernativa il primo ottobre. Secondo la Ong Iado, sono circa tremila le persone rimaste ferite, molte mutilate, durante gli scontri in piazza.

“Stavo manifestando su un ponte, con in mano la bandiera irachena, quando all’improvviso sono state sparate delle granate. Sono rimasto ferito a un braccio e a un occhio. Sono caduto e ho perso conoscenza, poi mi sono risvegliato in ospedale”, ha raccontato.

Il suo caso tutto sommato è uno dei meno gravi, come ha spiegato Fatema, studentessa di Medicina, che nel suo impegnato in strada nei soccorsi ha visto di tutto: “Un manifestante ha perso una mano durante un corteo. Perdeva moltissimo sangue e alla fine gli è stato amuptato un braccio”, ha raccontato.

“I manifestanti feriti e i medici che li assistono vengono sequestrati dalla polizia. Conosco molte persone che sono state portate via durante le proteste e oggi di loro non sappiamo più niente. Tutti sono terrorizzati dall’idea di andare in ospedale, anche per una radiografia, perchè temono di essere arrestati”.

Nonostante il rischio di conseguenze drammatiche per i manifestanti la protesta contro il governo va avanti.