“Aspromonte”, Calopresti in un passato arcaico che sa di presente

Da 21 novembre film con Valeria Bruni Tedeschi e Marcello Fonte

NOV 8, 2019 -

Roma 8 sett. (askanews) – Ci sono la miseria ma anche la bellezza assoluta, il sogno e i soprusi, la ribellione e un mondo arcaico che ha un’eco nel presente nel nuovo film di Mimmo Calopresti “Aspromonte”, nei cinema dal 21 novembre. Ambientato ad Africo negli anni ’50 racconta una comunità che si ribella al disinteresse delle istituzioni, al proprio isolamento, alla prepotenza del bandito della zona, che li condannano a vivere nella miseria. Secondo il regista quel sud, ancora oggi, vive un sogno infranto. “C’è ancora un sud che non riesce ad esistere, ad esprimersi per quello che è, e soprattutto non riesce a portare a tutti noi la sua ricchezza. Continua ad essere il luogo degli ultimi, ma quegli ultimi miei sono persone che hanno poesia, hanno voglia di lavorare, di esistere, di stare al mondo, e quindi è un sud che noi perdiamo. Ma è un problema non solo dei nostri sud ma dei sud del mondo, che continuano a non avere la possibilità di esprimersi, di esistere”.

Gli abitanti di Africo, guidati dai personaggi interpretati da Francesco Colella e Marco Leonardi, decidono di costruire una strada che li unisca al resto del mondo, mentre un’insegnante venuta dal nord, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, mostra ai più giovani come solo la conoscenza possa affrancarli dalla miseria. “L’ignoranza permette di avere il sopravvento sulla comunità, mentre la cultura rende le persone libere, potenti, libere, perciò è pericolosa”.

Nella comunità di “Aspromonte” ci sono quelli che lottano, quelli che accettano, quelli che inseguono il proprio sogno e quelli che restano fermi. Il personaggio più emozionante del film è prorio quello del poeta, interpretato da Marcello Fonte: ama follemente la propria terra, per cui prova solo un grande amore, il suo sogno non può essere che ambientato fra quelle montagne. Da quella Calabria invece Fonte è andato via, come farà uno dei protagonisti più giovani del film. “La mia vita è un sogno, in tutto e per tutto. Me lo sono costruito da quando ero piccolo, a proposito di infanzia, e continuo a sognare sempre. Quindi è un bellissimo sogno che mi sono fatto, alcune volte è stato anche un incubo, però.. “.