“The Informer”, thriller dell’italiano Di Stefano con Owen e Pike

Dal 17 ottobre il crime del nostro regista ambientato a New York

OTT 9, 2019 -

Roma 9 ott. (askanews) – E’ un thriller-crime d’autore ricco di azione “The Informer”, il film diretto da Andrea Di Stefano tratto dal romanzo degli svedesi Roslund & Hellstrom, nei cinema dal 17 ottobre. Di Stefano, una carriera di attore alle spalle tra Italia e Stati Uniti, dopo aver diretto Benicio Del Toro in “Escobar” ha riscritto la sceneggiatura di “The Informer” che gli era stata offerta, e ha diretto con grande maestrìa Joel Kinnaman, Clive Owen, Rosamund Pike e Common in una storia su un informatore FBI che ha a che fare con la mafia polacca di New York.

Per rendere la storia più autentica Di Stefano ha incotrato veri agenti FBI, veri informatori, ed è andato per tre giorni nel carcere di Sing Sing per rendere veritiere le scene girate in carcere. Ma la cosa più complicata per il regista è stata sicuramente la “trattativa” con i produttori americani.

“E’ stata finanziare il film, parlare con i produttori, difendere la sceneggiatura, alcune scelte fatte, che erano un po’ più rischiose perché non andavano nella direzione del mainstream americano”.

La sua visione ha però convinto subito Rosamund Pike, che nel film interpreta un’agente FBI.

“Credo che qualsiasi regista che abbia una sensibilità europea, un cinema in un po’ più di contenuti in un mercato che spesso è più sui risultati emotivi di una narrazione cinematografica, per cui vogliono esplorare personaggi, vogliono casomai cose più profonde da tentare, come artisti”.

Se gli si chiede di paragonare il cinema al di qua e al di là dell’oceano il regista risponde: “Il cinema americano è un’industria, che produce centinaia di film l’anno, il cinema in Italia non è un’industria, è fatto di artisti che provano a raccontare una loro storia”.

Di Stefano ora ha progetti tra Roma e New York, mentre sta lavorando ad un nuovo film con De Toro e Rosamund Pike. “Sto scrivendo una serie su questa ragazzina di 15 anni, negli anni ’80, che in qualche modo si confronta con il mondo della ‘ndrangheta. E poi sto lavorando a un film che dovrei girare l’estate prossima in Polonia su Ian Karski”.