New York, 24 set. (askanews) – L’Amazzonia non è patrimonio dell’umanità ed è un malinteso confermato dagli scienziati dire che le foreste amazzoniche sono i polmoni del mondo. Così Jair Bolsonaro nel suo primo discorso davanti alla platea dell’assemblea generale dell’Onu. Nel suo intervento sul tema del clima, che ha destato molto scalpore, il presidente brasiliano ha accusato alcune
nazioni di comportarsi in modo “coloniale” verso il Brasile.
“Invece di aiutarci”, alcuni paesi, sulla base di “bugie
mediatiche”, “si comportano in modo irrispettoso e coloniale,
attaccando la nostra sovranità”, ha affermato il presidente
brasiliano dalle Nazioni Unite.
Senza citare Paesi particolari ha bollato come “assurda” la prposta del presidente francese Emmanuel Macron di creare uno statuto internazionale per proteggere l’Amazzonia. E poi: “Ringrazio Donald Trump che ha riassunto molto bene lo spirito che dovrebbe prevalere fra i paesi membri delle Nazioni Unite: il rispetto della libertà e della sovranità di ciascuno di essi”.
Il presidente brasiliano di estrema destra ha anche dichiarato che la foresta non è devastata e gli incendi non sono così pericolosi da temere il peggio. Infine, sulle popolazioni che abitano l’Amazzonia: “Voglio chiarire che il Brasile non aumenterà del 20 per cento la sua area già assegnata alle terre indigene, come altri paesi vorrebbero vedere”