Martin Bethenod: l’arte contemporanea è complessità e apertura

Direttore di Palazzo Grassi: approfondire e incrociare i pubblici

SET 16, 2019 -

Venezia, 16 set. (askanews) – “L’idea è che parliamo di una realtà, quella dell’arte contemporanea, che è già molto ricca, molto diversa e io penso che una delle cose più belle dell’arte del nostro tempo è questa complessità, questa diversità, questa impossibilità di fermarla, perché è una realtà sempre in movimento”. Lo ha detto, in una conversazione con askanews su come le grandi istituzioni museali pensano l’arte contemporanea oggi, Martin Bethenod, direttore di Palazzo Grassi – Punta della Dogana a Venezia.

“Il nostro impegno, il nostro ruolo – ha aggiunto Bethenod – è quello di partire da questa realtà, da questa diversità, per provare a dare ancora più profondità e ancora più larghezza. L’arte contemporanea è già una realtà molto aperta, tocca a noi renderla ancora più aperta, organizzando il dialogo dell’arte con la musica, con la danza, con la performance, con la letteratura e con la poesia”.

“Queste – ha concluso il direttore – sono cose molto importanti: approfondire, consentire ai pubblici di incontrarsi, di incrociarsi e di rendersi reciprocamente più ricchi”.