L’Amazzonia continua a bruciare, le fiamme ora anche in Bolivia

Marcia di protesta a Rio de Janeiro, tema sl G7 in Francia

AGO 26, 2019 -

Roma, 26 ago. (askanews) – Non c’è tregua per la foresta amazzonica che continua a bruciare. Da giorni le fiamme stanno distruggendo ettari su ettari dell’immensa foresta pluviale che si trova per il 60% in Brasile.

Proprio il paese ha dispiegato due C-130 Hercules per spegnere gli incendi che stanno divorando la foresta. Le fiamme hanno colpito la città di Porto Velho, nello stato nord-occidentale della Rondonia, dove il ministero della difesa ha annunciato il dispiegamento di aerei con migliaia di litri d’acqua. Sono impiegati oltre 43mila militari.

Intanto in piazza continuano le proteste. Domenica 25 agosto si è tenuta una marcia contro la distruzione della Foresta, a Ipanema Beach, a Rio de Janeiro.

Il tema è arrivato anche nelle discussioni sul clima al G7, a Biarritz, in Francia, dove i leader mondiali hanno deciso di aiutare i paesi colpiti dal maxi-incendio “il più rapidamente possibile”, ha osservato il presidente francese Macron.

Intanto l’incendio ha cominciato a propagarsi in Bolivia, al confine con il Brasile. I pompieri hanno lavorato tutta la notte per sedare le fiamme. La foresta amazzonica infatti si estende, oltre al Brasile, in altri 8 paesi: Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù, Venezuela, Suriname, Guyana e Guyana francese.