Ponte Morandi, Toti: giorno di dolore, ma città si è risollevata

La ferita nel cuore di tutti noi non si sanerà mai

AGO 14, 2019 -

Roma, 14 ago. (askanews) – Una giornata di dolore e di orgoglio, quella di oggi, per commemorare le 43 vittime del ponte Morandi a Genova. Lo afferma il governatore della Liguria, Giovanni Toti, parlando con i giornalisti poco prima dell’inizio della cerimonia di commemorazione del primo anniversario del crollo di Ponte Morandi.

“La ferita nel cuore di tutti noi e soprattutto ai familiari non si sanerà mai, la ferita nel cuore della Repubblica italiana si sanerà quando sapremo la verità e quando ci saranno dei responsabili che devono essere giudicati secondo la legge nei tribunali della Repubblica”.

“La strage di Genova non può essere uno dei troppi eventi italiani ancora avvolti dal fumo e dal mistero. Abbiamo bisogno di verità e di verità presto. Questo spetta ai magistrati. Noi oggi abbiamo fatto quel che alla politica compete, cioè dare ristoro a tutti coloro che hanno avuto un danno in questo anno e soprattutto tracciare il futuro per questa città e questa regione credo che sia una cosa ben visibile”.

Mentre sulla presenza di Aspi, Toti risponde: “E’ stato un gesto di rispetto per loro venire, altrettanto giusto andarsene se lo chiedono i familiari delle vittime”.