Cassa commercialisti: l’Italia e l’Ue hanno bisogno di fiducia

Piano di investimenti per rilanciare lo sviluppo

APR 17, 2019 -

Roma, 17 apr. (askanews) – Rallentamento dell’economia, conflitti sociali, fiducia nelle istituzioni ai minimi termini: a quasi vent anni dall introduzione della moneta unica, l Unione europea sta affrontando uno dei momenti più critici della sua storia. E mentre Stati Uniti e Cina si fronteggiano a colpi di dazi per acquisire quote sempre maggiori del mercato globale, l’Europa rischia di restare stretta tra i due principali player mondiali.

Di questo e del ruolo che l’Italia può giocare per il rilancio dei principi costituenti dell’Europa si è discusso nel Forum promosso dalla Cassa di previdenza dei dottori commercialisti. Un dibattito che ha posto al centro i giovani, le imprese e le libere professioni. E che ha analizzato anche l’impatto che alcune misure del Governo, come quota 100, reddito di cittadinanza e flat tax, potranno avere sulla crescita e lo sviluppo dell’economia italiana.

Un’economia che non decolla, anzi ristagna. Un Paese che necessità soprattutto di fiducia, come spiega il presidente della Cassa dei commercialisti, Walter Anedda. “Qualunque politica di sviluppo si basa su politiche di investimento – dice – il principio base di qualunque politica di investimento è che l’investitore abbia fiducia nell’investire. Distinguo sempre tra fiducia e fede. Il Governo deve muoversi per poter conquistare la fiducia, non può chiedere professione di fede. L’Europa – aggiunge Anedda – deve necessariamente svoltare, anche perché ragionare meramente con politiche sovraniste rischia di isolare i singoli Paesi. Serve davvero un colpo di reni a livello europeo per ragionare delle misure di sviluppo più che delle misure delle zucchine”.

Il Governo italiano sta facendo la sua parte. Ma quota 100 e reddito di cittadinanza dovranno essere accompagnati da un piano di investimenti, aggiunge Carla Ruocco, presidente della commissione Finanze della Camera. “La mia opinione – afferma – è che quelle sono misure che devono rappresentare una parte del programma di governo, che deve poi essere accompagnato da un piano di investimenti, da una pianificazione strategica per il Paese che abbia un obiettivo”.