Tappeti e specchi, The Ladies’ Room da Moshe Tabibnia a Milano

Una delle storie che restano dopo le settimane di arte e design

APR 15, 2019 -

Milano, 15 apr. (askanews) – Tra le esperienze che le settimane milanesi dell’arte e del design hanno lasciato possiamo certamente elencare anche il progetto “Miror”, firmato del collettivo di designer al femminile The Ladies’ Room per la Galleria Moshe Tabibnia di via Brera. Un’incursione di installazioni contemporanee nell’esposizione di arazzi moderni di grandi artiste come Sonia Delaunay o Nathalie Du Pasquier. A raccontarci l’idea Astrid Luglio, una delle quattro protagoniste del gruppo di creative.

“Le nostre opere – ha detto ad askanews – dialogano con questi tessuti cercando di rifletterli, di renderli tridimensionali, di fare che il visitatore stesso diventi parte dell’opera girando 360 gradi intorno agli oggetti e scorgendo da ogni prospettiva un oggetto differente, un vuoto, un pieno, un riflesso, un frammento delle opere alla parete. Proprio perché il nostro obiettivo era quello di creare un dialogo tra la galleria e il Centro di ricerca e studi di arte tessile e quella che invece è la nostra interpretazione e l’interferenza che volevano creare con il progetto Miror”.

Insieme ad Astrid Luglio in The Ladies’ Room lavorano Ilaria Bianchi, Agustina Bottoni e Sara Ricciardi, e nella galleria Tabibnia i loro riflessi sono stati giochi di frammentazione dell’immagine degli arazzi, ma anche un’occasione per ripensare la relazione con il tessuto e le modalità indirette con cui questo può diventare soggetto d’arte. E con “Miror”, esposizione presentata dalla galleria Building, questo ripensamento è apparso sia fresco sia sottilmente inquietante.