I ragazzi e la sicurezza stradale: 7ma edizione di Ania Campus

Da quest'anno aperta anche alle biciclette

MAR 22, 2019 -

Roma, 22 mar. (askanews) – Insegnare ai più giovani i comportamenti adeguati per proteggersi sulla strada: è l’obbiettivo di Ania Campus, progetto arrivato alla settima edizione, prima tappa a Roma, previste altre cinque. I ragazzi seguono corsi teorici e pratici in questa iniziativa in collaborazione con la Polizia stradale, il Ministero dell’istruzione e la Federazione ciclistica italiana.

Umberto Guidoni, segretario generale fondazione Ania: “In questi anni abbiamo formato oltre dodicimila ragazzi; l’obbiettivo è informarli di come si va su un ciclomotore e anche come bisogna abbigliarsi; e poi un’attività pratica per affrontare le situazioni di pericolo nelle grandi città”.

E da quest’anno, per i bambini delle scuole primarie e secondarie, le due ruote significano anche bicicletta.

“Insegnare loro come andare in bicicletta all’interno delle aree urbane, ad affrontare i rischi e come comportarsi. Queste iniziative sono rivolte agli utenti più vulnerabili che non sono protetti da un abitacolo e rappresentano una grave preoccupazione per noi”.

I ragazzi sono a rischio come pedoni e come utenti delle due ruote, come spiega il direttore del servizio della polizia stradale, Giovanni Busacca: “Abbiamo un 2017 chiuso con percentuali allarmanti di decessi sulle strade, dei più giovani e delle fasce più deboli. Il 23% dei decessi su strada è fino a 29 anni, e la fascia debole dei pedoni e delle due ruote assorbe il 50%. Polizia di Stato ha fatto di questo impegno la sua ragione di vita. Questa giornata è straordinaria perché ci sono due temi rilevanti: primo quello della carovana itinerante perché tutta Italia ha questo problema. E quindi bene queste tappe. Noi saremo sempre presenti. Il secondo tema è far capire ai più giovani qual è la conseguenza di comportamenti a volte imprudenti”.

Le prossime tappe dell’Ania Campus saranno a Pesaro, Rimini, Verona, Milano e Pontedera.