In Mozambico fra i sopravvissuti al ciclone: abbiamo perso tutto

Secondo l'Onu le persone colpite sarebbero 600mila

MAR 21, 2019 -

Beira, 21 mar. (askanews) – La situazione in Mozambico, Zimbabwe e Malawi è molto critica dopo il passaggio del ciclone Idai, uno dei più violenti degli ultimi anni. Il bilancio delle vittime non è chiaro, si oscilla fra le centinaia e il migliaio di morti, di sicuro è una catastrofe anche per chi è sopravvissuto. L’Onu ha comunicato che solo in Mozambico sono 600mila le persone colpite, fra cui 260mila bambini. Come i tre figli di Julia Luis, 37 anni.

“Non abbiamo cibo, non abbiamo vestiti, nè coperte per la notte. Viviamo per strada, senza niente. Soffriamo. Ancora oggi, soffriamo. Altri anni abbiamo avuto tempeste, ma mai così. Devo ricominciare tutto da capo.

Anche Enia Joao, 24 anni, ha 3 figli a cui pensare. “In tutta la mia vita non ho mai visto una tempesta così forte”, dice.

Mariamo Humberto racconta i momenti tragici dell’arrivo del ciclone. “Quando la tempesta è cominciata noi ci siamo messi a correre per cercare un riparo sicuro. Non abbiamo più niente, non riusciamo ancora a credere di essere vivi. Abbaimo avuto moltissima paura, E adesso siamo qui”.