Brexit, da Westminster sì al rinvio dell’uscita

Il parlamento a Londra accetta al termine di tre giorni frenetici

MAR 15, 2019 -

Roma, 14 mar. (askanews) – Sì al rinvio della Brexit: in un clima ribollente, la Camera dei Comuni a Londra ha approvato la mozione del governo May, sancendo a larga maggioranza che il Parlamento autorizza l’esecutivo a chiedere a Bruxelles un’estensione del termine per l’uscita fissato al 29 marzo. 412 voti a favore e 202 contro.

La mozione del governo approvata però è una nuova corsa a ostacoli. Infatti punta a un terzo voto entro il 20 marzo sull’intesa con la Ue, già bocciata due volte dall’aula. Se l’accordo verrà approvato allora May avrà il mandato di chiedere un breve rinvio tecnico, fino al 30 giugno, per le necessarie misure legislative.

Se invece l’accordo non venisse approvato, Londra chiederà a Bruxelles una proroga di lunga durata, che – avverte il testo della mozione – “necessiterà tuttavia di un chiaro obiettivo”, e implicherebbe la partecipazione del Regno Unito alle prossime elezioni europee di fine maggio.

Negli ultimi due giorni il Parlamento aveva bocciato altre due opzioni offerte dal governo, cioé sia il piano per la Brexit concordata con Bruxelles da Theresa May, sia l’uscita senza nessun accordo, il cosiddetto No Deal. Ma sono stati bocciati anche altri emendamenti, fra cui uno che chiedeva la possibilità di un secondo referendum.

La questione Brexit continua a spaccare sia i conservatori al governo che i laburisti di Jeremy Corbyn. Intanto anche solo il rinvio a fine giugno della data d’uscita dovrà essere approvato dai 27 membri dell’Unione. E da Bruxelles il governo Ue ha fatto sapere che non è aperto a concessioni a meno di rilevanti novità in quello che Londra potrà offrire.