Genitori in carcere, una proposta di legge per aiutare i bambini

Emmanuele Emanuele: "E' un problema per cui serve un intervento"

GEN 18, 2019 -

Roma (askanews) – Bambini in carcere. Genitori detenuti senza contatto con le famiglie. Sono questi i “problemi di cui si parla poco”. Il presidente della Fondazione Terzo Pilastro, Emmanuele Emanuele, ha presentato così il convegno che si è svolto a Palazzo Sciarra. “Ci auguriamo che si trovino formule per consentire ai genitori in carcere affinchè non si perda il vincolo sacrale che è la famiglia”, ha detto.

Oggi in Italia, per un qualche motivo, ci sono 47 madri e 52 bambini dentro un penitenziario. E l’attenzione deve essere rivolta anche agli oltre 58mila detenuti con almeno un figlio. Le “inumane condizioni di vita causate dal sovraffollamento, dalla inadeguatezza delle strutture, dai tagli ai fondi” – si sottolinea – sono ulteriori motivi di riflessione”.

Lillo Di Mauro, responsabile della cooperativa sociale ‘Cecilia’ è testimone di questi problemi: “Dall’incontro di oggi vorremmo tirar fuori delle proposte da fare al Parlamento affinchè i bambini possano avere garantiti i loro diritti”.

La separazione forzata tra genitore e figlio influisce in modo determinante nel tempo e nella biografia di ciascuno. Anche con una proposta di legge si va incontro a questa emergenza. L’avvocato Cesare Placanica, presidente della Camera penale di Roma, ricorda come la cronaca di recente ha fatto registrare casi allarmanti. “Bisogna porre l’attenzione ai diritti di chi non riesce a reclamare i diritti”, ha spiegato il legale.