Smantellati cartelli delle agenzie funebri a Bologna, 30 arresti

I carabinieri hanno sequestrato beni e immobili per 13 milioni

GEN 17, 2019 -

Bologna, (askanews) – Infermieri a busta paga che indirizzavano i parenti dei defunti verso alcune agenzie funebri. Funzionari delle agenzie che piantonavano i reparti degli ospedali. Dirigenti dei consorzi che suddividevano i lavori solo tra alcune ditte associate. Una macchina organizzativa che per anni avrebbe controllato il sistema funebre presso l’Ospedale Maggiore e il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi a Bologna e che è stato smantellato dai carabinieri.

Individuati due cartelli di imprese in grado di “controllare” le camere mortuarie dei due principali ospedali della città, arrestate 30 persone e sequestrati beni e immobili per 13 milioni di euro tra Bologna, Modena, Ferrara, Rimini e Gorizia.

Le trenta persone, secondo la procura di Bologna, sono responsabili di “associazione per delinquere finalizzata alla corruzione”, “corruzione di incaricato di pubblico servizio”, “riciclaggio” e svariate violazioni connesse alla responsabilità amministrativa degli enti. Dalle indagini, secondo i carabinieri, sono emerse sistematiche condotte di riciclaggio con il reinvestimento del “nero” aziendale, realizzato con la mancata fatturazione di parte dei servizi funerari, gestito attraverso specifiche contabilità parallele .