Conte a Juncker: deficit 2,04%, ma restano reddito e quota 100

Secondo premier la Commissione giudica "sostanziale" la modifica

DIC 13, 2018 -

Bruxelles (askanews) – “Come sapete qualche ora fa abbiamo anticipato la nostra proposta a Bruxelles ed è terminato adesso l’incontro con il presidente Juncker, Moscovici e Dombrovskis, in cui abbiamo illustrato la nostra proposta. Una proposta – ha sottolineato – che ci consente di dire che non tradiamo affatto la fiducia dei cittadini italiani, che rispettiamo gli impegni presi; con particolare riguardo alle misure di riforma che hanno il maggiore impatto sociale, il reddito di cittadinanza e quota 100. Perché rispettiamo sia la platea dei destinatari che abbiamo preannunciato, sia gli importi di cui beneficeranno i destinatari”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte a un punto stampa ieri sera a Bruxelles.

“Come avevamo anticipato – ha continuato il premier – le relazioni tecniche ci hanno consentito un margine di negoziazione, perché abbiamo recuperato alcune risorse finanziarie. Eravamo stati molto prudenti, e queste risorse finanziarie le stiamo utilizzando adesso per questa negoziazione in corso con la Commissione. Dal 2,4%, nel saldo finale (del rapporto deficit/Pil, ndr), siamo potuti scendere al 2,04%. Questo è il saldo presentato nella proposta anticipata, che ci consente di condurre questo negoziato con la Commissione”. Commissione, ha sottolineato Conte, “che ha avuto appena qualche ora per valutare la nostra proposta, ma l’ha giudicata significativa e molto importante”.

“Siamo un governo che rispetta gli impegni presi; il mio governo – ha rivendicato Conte – rispetta la fiducia degli italiani, e vuole conservare la fiducia degli italiani; ma è anche ragionevole. Nel momento in cui ce n’è stata offerta la possibilità, abbiamo messo tavolo della negoziazione una proposta seria, ragionevole e confidiamo che questo negoziato possa concludersi nell’interesse di tutti, e in particolare dei cittadini italiani, con una soluzione positiva pienamente condivisa”. Su questo, ha puntualizzato il premier, “la maggioranza è assolutamente compatta”.

Le due principali misure, reddito di cittadinanza e quota 100, “entreranno in vigore com’è stato preannunciato, sia per quanto riguarda gli importi che la platea”, e partiranno “nei tempi previsti”. “Non rinunciamo a nulla”, ha assicurato Conte.