Al via la Settimana della cucina italiana nel mondo: 1.300 eventi

Scopo: promuovere eccellenze Made in Italy e dieta mediterranea

NOV 14, 2018 -

Roma, (askanews) – Oltre 1.300 attività ed eventi, in programma dal 19 al 25 novembre in 110 Paesi del mondo, quasi 300 sedi diplomatico-consolari e istituti di cultura italiani nei cinque continenti. Sono i numeri della terza edizione della Settimana della Cucina italiana nel mondo presentata alle Officine Farneto a Roma.

Una iniziativa che intende promuovere le eccellenze enogastronomiche italiane nel mondo e il cibo Made in Italy. Conferenze, degustazioni, cene di gala, corsi di cucina, concerti e mostre animeranno le attività organizzate dalla rete diplomatica in collaborazione con Camere di commercio, università, accademie e scuole di cucina, associazioni di categoria, reti dei ristoranti italiani certificati, per far conoscere al mondo il meglio della nostra tradizione culinaria, quale segno distintivo dell’identità e della cultura italiana, e incrementare le esportazioni e il turismo enogastronomico.

Il ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio: “I nostri cuochi sono i nostri ambasciatori e sono loro che insegnano ai cittadini stranieri ad avvicinarsi alla cucina italiana, come cucinare anche piatti che possono sembrare semplice come una pasta la pomodoro”.

Assi portanti sono la promozione della Dieta Mediterranea e dei suoi ingredienti, la valorizzazione degli itinerari enogastronomici e turistici regionali, anche in connessione con il 2018 Anno del Cibo.

Il presidente della Federazione Italiana Cuochi, Rocco Pozzulo: “L’evento di punta della Federazione sarà la partecipazione con la nazionale italiana cuochi alla coppa del mondo in Lussemburgo, con 80 nazioni. La nostra nazionale porterà le eccellenze italiane e gastronomiche”.

Lo chef Alessandro Circiello mette in guardia dai falsi prodotti Made in Italy: “La cucina italiana nel mondo spesso viene falsificata, con le ricette sbagliate e anche con i prodotti contraffatti. Far conoscere i prodotti originali è dunque importante: oltre ad essere sano è anche un indotto. Consumare italiano è fondamentale”.