Philip Morris lancia IQOS 3, nato da suggerimenti dei consumatori

Il dispositivo a tabacco riscaldato in una nuova veste

NOV 13, 2018 -

Milano, 12 nov. (askanews) – Philip Morris ha presentato a Milano la nuova generazione di IQOS, il dispositivo che scalda il tabacco senza bruciarlo, sul quale l’azienda punta fortemente. Come ci ha confermato il presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, Eugenio Sidoli.

“Noi vogliamo sostituire l’abitudine di fumare con l’abitudine a utilizzare il tabacco senza fumarlo – ha spiegato ad askanews -. IQOS è un prodotto che scalda il tabacco senza bruciarlo ed è importante perché il danno del tabacco non è nella nicotina, ma nel fumo che genera circa 8mila composti molto tossici che possono provocare bruttissime malattie e anche condurre alla morte”.

Il nuovo IQOS 3 arriva quattro anni dopo il debutto e i numeri diffusi dall’azienda parlano di già 6 milioni di fumatori adulti che sono passati al tabacco riscaldato. Daniel Cuevas, direttore prodotti a rischio ridotto di Philip Morris Italia, ci ha raccontato la genesi del nuovo dispositivo.

“Abbiamo ascoltato i consumatori e tutti i loro problemi emersi in questi quattro anni – ha detto -. Abbiamo ascoltato da loro che cosa poteva essere migliorato e che cosa poteva essere fatto in modo più comodo, anche per fare che i nuovi consumatori adulti ancora fumatori potessero passare facilmente al mondo di IQOS”.

Per lo sviluppo del device tecnologico, quindi, si sono seguiti tre aspetti principali. “Il primo – ha aggiunto Cuevas – è stato il tema di avere un dispositivo più comodo, più ergonomico, con un disegno ancora più piccolo e moderno. La seconda fase ha riguardato il modo in cui potevamo creare un dispositivo ancora più resistente, e abbiamo sviluppato questa tecnologia che chiamiamo Protect Plus. Il terzo aspetto è legato alla batteria, ossia a come avere una batteria più veloce per ricaricare il dispositivo e con una durata più lunga”.

A livello di investimenti, Philip Morris ha fatto anche sapere che dal 2008 per la ricerca l’azienda ha messo sul piatto oltre 4,5 miliardi di dollari. In Italia gli investimenti per gli stabilimenti ammontano a 1,25 miliardi.